sabato, agosto 18, 2007

The heart….and the prayer-Il cuore....e la preghiera




















Essere in possesso di una personalità
arcaica e ancestrale, e vivere giorno
dopo giorno il quotidiano cammino, ci
porta in taluni momenti della propria
vita a giungere finalmente alla tanta
agognata e sospirata meta.
Sono questi, giorni di feconda
immersione nel Suo mondo e.....
grazie....per le Vostre benedizioni.

Il cuore e... la preghiera

Quando si riesce ad incontrare Dio,
quando si comprende la via della
comunicazione con Lui, non ne sono
coinvolti soltanto la mente, i sensi o
il corpo. Avviene qualcosa in più,
qualcosa di diverso che include tutti
gli elementi suddetti, ma li rende altri,
li supera; qualcosa che non trova
nome, almeno nei trattati di psicologia
e di psicoanalisi.

Di cosa si tratta?


Credo che ciò che si prova quando si
prega autenticamente sia un sentimento
tutto interiore, spirituale, che mi piace
identificare in quello che la Bibbia chiama
"cuore".Nella lingua ebraica, cuore, sta
a significare quella facoltà che pone in
rapporto con Dio.
Per noi cristiani ogni battezzato è dotato
di questa facoltà, ma se non viene educata
ed esercitata, essa faticherà non poco ad
introdurci alla conoscenza autentica di Dio.

Lo strumento privilegiato attraverso il quale
il cuore si esprime con pienezza in tutte le
sue dinamiche è la preghiera.Essa può
prendere diverse forme, ma si distingue
sempre per il suo carattere personale.
La preghiera cristiana per essere tale, deve
essere personale, interiore e fatta in modo
continuo e costante.
Ha comunque sempre come oggetto
l'aspirazione ad unirsi a Dio ed a Gesù Cristo.

L'orazione è una vera e propria relazione fra
persone: da una parte ognuno di noi, dall'
altra Gesù.
Come in tutte le relazioni che si rispettino, è
necessario conoscere chi ti sta di fronte.
Non esiste un rapporto di vero amore se non
c'è in esso il desiderio di conoscere l'altro.
Quando tale desiderio si affievolisce, viene
meno anche l'amore.

Dal momento che la preghiera è un rapporto
d'amore tra persone, i due membri
interagiscono attivamente. Gesù ama me
come persona e non come individuo, e mi
ama così come sono e non pretende di
parlarmi, amarmi , solo se mi presento perfetto.
Io da parte mia, mi apro al suo amore totalmente,
così come sono e con tanta speranza....

Chi mi conosce, sa che tengo a dovuta distanza
qualsiasi tecnica meditativa di tipo orientale.
D' altronde è risaputo che lo yoga ed altre
discipline orientali raccolgono dentro le loro
pratiche, seppur parzialmente, sfumature di
altre religioni o di altre realtà spirituali.
In effetti chi conosce bene lo yoga sa che esso
è assolutamente inconcepibile come tecnica
se non si crede , in qualche modo alla teoria
della reincarnazione.

In questi casi anche i soli esercizi " inferiori",
come li definì lo Schultz, possono essere
sufficienti a raggiungere uno stato di
rilassatezza e di quiete senza bisogno di
passare attraverso forme pericolose di
spersonalizzazioni.
E quando il corpo non è disponibile alla
preghiera basta praticare solo una corretta
respirazione e vedrete che ridurrà notevolmente
l'eventuale stato ansioso del momento.
Una semplice respirazione estratta dallo Schultz,
prevede come inizio, un breve ciclo in tre fasi
della durata di poco meno di 15 minuti, con ad
ogni intervallo una pausa di 5 secondi fra inspi-
razione ed espirazione.

Dopo si può passare alla preghiera vera e propria,
suggerendovi di soffermarvi su qualche brano
del Vangelo e cercare di meditarlo, vivendolo
come se in quel momeno foste presenti alla
scena descritta dallo stesso.
Non abbiate paura o timore se non riuscite piena-
mente a pregare o se siete disattenti e distratti.
Non esistono preghiere cosiddette buone e cattive,
ma quello che è importante è l'intendimento vero,
autentico , che vi ha spinto al raccoglimento.
Eventualmente, potrete donare a Dio anche le
vostre manchevolezze.


Da " Guarire con la meditazione cristiana"
di Valerio Albisetti" ediz. Paoline




Stamani, di primo mattino,ho preso il mio
messale e l' ho aperto alla data odierna e
letto quello che il Signore " voleva dirmi
attraverso le sue parole " col brano del
Salmo numero 102 e dal Vangelo
secondo Giovanni di domani domenica.

" Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie,
salva dalla fossa la tua vita,
e ti corona di grazia e misericordia".

Sto passando tutta la giornata.... a meditare
queste Sue parole non senza emozioni,
commozione e speranza, in specialmodo
per quelle persone che conosco da tempo e
che so non stanno bene... e per le persone
nuove incontrate da me da pochi giorni,
e che Lui ha voluto mettere sulla mia strada.
Spero e confido molto nella sua misericordia.

Con affetto
Davide

1 commento:

Anonimo ha detto...

Carissimo, non so come manifestarti
la mia gratitudine, per le tue imbeccate e i tuoi orientamenti, mi sono serviti davvero tanto.Ma come ci sei arrivato?

Un affettuoso saluto