Quando qualcuno mi scrive oppure qualche amico/a mi dice di
interessarmi di un parente o un amico è cosa normale porre
qualche domanda preliminare circa le motivazioni che li spingono
a richiedere il mio intervento.
Queste persone giungono a me probabilmente dopo il classico
passaparola o perchè hanno letto qualche mio scritto.
Quello che è sicuro è che loro vengono da me ma non SANNO
perchè lo fanno.Certo hanno un problema, ma se sapessero
quale fosse questo problema non sarebbero ricorsi a me.
Di conseguenza non sapendo davvero quali sono i loro PROBLEMI
non potranno di certo venirlo a dire a me.
Possono dunque farmi un resoconto abbastanza confuso di quello
che pensano.
Ed io?Beh io sto ad ascoltarli ed a sentirli col mio background non
sapendo quello che stanno dicendo che poi in fondo è meglio non
saperlo.A quel punto considerando l'attesa richiesta devo
necessariamente "ascoltare" quello che il mio inconscio mi suggerisce
di dirgli.Devo spostare per qualche giorno la sua attenzione verso
qualcosa di diverso,anche una distrazione minima,purchè permetta
al suo emisfero destro di elaborare intuitivamente nuovi schemi.
Bisognerà fare qualcosa anche piccola che permetta di mettere in
atto un "cambiamento" qualsiasi, anche minimo, perchè in quel
momento egli lo richiede e siatene certi che lo accetterà come un
vero cambiamento.Non si fermerà a valutarne la consistenza.
Come un seme piantato e innaffiato, esso continuerà il suo
ciclo di crescita dentro di lui sviluppandosi in sintonia con le sue
personali necessità.
Erickson diceva:" E' come fare rotolare una palla di neve da una
montagna.Comincia con una piccola palla di neve e via via rotolando
giù, diventa sempre più grossa giungendo a formare una valanga
inarrestabile."
Om shanti
interessarmi di un parente o un amico è cosa normale porre
qualche domanda preliminare circa le motivazioni che li spingono
a richiedere il mio intervento.
Queste persone giungono a me probabilmente dopo il classico
passaparola o perchè hanno letto qualche mio scritto.
Quello che è sicuro è che loro vengono da me ma non SANNO
perchè lo fanno.Certo hanno un problema, ma se sapessero
quale fosse questo problema non sarebbero ricorsi a me.
Di conseguenza non sapendo davvero quali sono i loro PROBLEMI
non potranno di certo venirlo a dire a me.
Possono dunque farmi un resoconto abbastanza confuso di quello
che pensano.
Ed io?Beh io sto ad ascoltarli ed a sentirli col mio background non
sapendo quello che stanno dicendo che poi in fondo è meglio non
saperlo.A quel punto considerando l'attesa richiesta devo
necessariamente "ascoltare" quello che il mio inconscio mi suggerisce
di dirgli.Devo spostare per qualche giorno la sua attenzione verso
qualcosa di diverso,anche una distrazione minima,purchè permetta
al suo emisfero destro di elaborare intuitivamente nuovi schemi.
Bisognerà fare qualcosa anche piccola che permetta di mettere in
atto un "cambiamento" qualsiasi, anche minimo, perchè in quel
momento egli lo richiede e siatene certi che lo accetterà come un
vero cambiamento.Non si fermerà a valutarne la consistenza.
Come un seme piantato e innaffiato, esso continuerà il suo
ciclo di crescita dentro di lui sviluppandosi in sintonia con le sue
personali necessità.
Erickson diceva:" E' come fare rotolare una palla di neve da una
montagna.Comincia con una piccola palla di neve e via via rotolando
giù, diventa sempre più grossa giungendo a formare una valanga
inarrestabile."
Om shanti