lunedì, marzo 30, 2009

Del modo di dire le cose e della visione positiva della vita.









"Da mangiare con gli occhi", "con uno sguardo l'ha fulminato", 
"mi ha guardato dall'alto al basso", "uno sguardo che diceva tutto"
"gli occhi sono lo specchio dell'anima", "capirsi con uno sguardo"… 
modi di dire che esprimono una qualche forma di comunicazione!
Sia Erickson prima che Watzlawick dopo dicevano che è alquanto
impossibile non comunicare. Anche senza parlare noi comunichiamo.
Per instaurare una comunicazione con una persona, è necessario 
usare il suo linguaggio e ricalcare esperienze che lui conosce.

Possiamo e dobbiamo  migliorare la nostra vita
modificando il nostro modo di pensare.
Pensare al positivo deve diventare una esigenza 
ed un impulso a modificare e migliorare la qualità 
della  nostra vita.Questo può avvenire in noi 
grazie al nostro modello di osservazione dei nostri 
pensieri.La nostra mente segue degli schemi che 
ha non solo ereditato dal proprio sistema familiare
ma che apprende di continuo dall'ambiente circostante.
A quanti di noi non è successo alla sera di fare una
specie di consuntivo della propria giornata?
Se ci fate caso si ha la tendenza di passare in
rassegna principalmente( o solamente) quei fatti
considerati in quel momento "negativi" o 
comunque di disagio.
Perchè scegliamo questo schema?
Perchè non provare a sostituirlo con uno positivo?
Perchè non proviamo ad educarci ad amare
maggiormente noi stessi?
Perchè non proviamo ad accettarci così come siamo 
e riflettere sul fatto che in quel momento abbiamo 
espletato quanto era nelle nostre reali possibilità?
Avremo in tale maniera permesso alla nostra energia
di rendersi più evidente e consapevole.
Pemettiamo ad essa di riempirci con la sua forza
corroborante e così vedremo che in maniera
inspiegabile il nostro angolo di visuale sarà diverso
e più creativo.Possediamo tante potenzialità 
inespresse che aspettano solo di emergere.
Non dimentichiamoci che tutti i pensieri non neutri 
ed in ispecie quelli negativi hanno una enorme
caratteristica "invasiva e intrusiva" del nostro
subinconscio e vengono immediatamente accettati 
senza riserve.Un pensiero negativo ha una grande 
capacità: quello di creare disagio e ansia anche
laddove non esiste.Crea problemi ingigantendoli 
a dismisura.Quindi proviamo a modificare i
nostri pensieri negativi, distruttivi e non armonici
in positivi, costruttivi e armonici semplicemente
utilizzando un linguaggio più creativo e positivo
e facendo largo uso di  affermazioni positive.
Inviamo meno "messaggi" che hanno il dono di
instillare dubbi e perplessità poichè di essi viene
recepito principalmente l'aspetto negativo.
Quanti di voi magari con una punta di invidia celata...
ha usato quel famoso modo di dire: "Caspita  a te va
tutto bene.Che fortuna....."
Evitiamo dunque di creare delle situazioni definite 
delle "profezie che si autodeterminano" perchè 
basterebbe davvero poco.


Volevo chiudere così come ho aperto con un pensiero
di Erickson tratto dai suoi numerosi lavori editoriali dal
titolo "Il meccanismo dell’incantesimo….."
Domandare, ascoltare, ricalcare, calarsi nell’altro, 
nel suo mondo, interpretare, decodificare, curare, 
possibilmente guarire.Morire per rinascere, non in 
senso corporeo, ma nel senso dell’anima sì…
Frugare l’anima, raschiarla, pulirla, con la frusta 
o con la carezza della parola.
om shanti