martedì, febbraio 24, 2009
Paure, rituali e compulsioni.Trappole della mente?
Continuiamo il nostro cammino all'interno dello
psico-changing:
Spesso controlliamo così bene i nostri atteggiamenti
oppure i moti dell'anima( come dicevano gli antichi...)
che subito dopo non riusciamo più di smettere oppure
che lo facciamo con molta difficoltà.
Chi nella sua personalità presenta elementi di tipo
simbolici ( nettuniani e marziani disarmonici)
sembra essere più esposto( per quale motivo???) a
quei disturbi definiti" insidiosi,compulsivi e di paura".
E' vero l'assunto " Non si nasce paurosi".
La paura è ancestrale e arcaica.
Ma è anche vero che alcuni individui sono più
predisposti di altri non solo alla nascita ma anche
nell'evoluzione dinamica del tempo e che questo è
riscontrabilissimo dall'astrologia simbolica e
umanistica personale.Questo significa che una
volta riscontrata la "base o traccia" sarà possibile
ristrutturarla e reintegrarla.
In queste persone emergono e si instaurato delle
vere e proprie fobie e paure più o meno gravi ed
evidenti che li spingono a mettere sempre in atto
dei veri propri rituali di protezione e/o propiziatori
volti, cioè ad un orientamento combattivo.
"Quando ci troviamo a dover fronteggiare delle
situazioni di pericolo la prima cosa che notiamo o
meglio il primo processo che si mette in moto è
l'accelerazione della nostra frequenza respiratoria.
Il nostro organismo mette in atto tutta una
serie di meccanismi di protezione per cercare di
riequilibrare il tutto.Simili reazioni protettive
inizialmente si manifestano con vasocostrizione e
broncospasmo causando quelli che noi
chiamiamo"dolori al petto, difficoltà respiratoria,
vertigini, sensazione di testa vuota, formicolii alle
estremità e svenimenti."
In sostanza si tenderà a combatterla oppure a
cercare di fare in modo che essa non si ripresenti
più o comunque molto meno.
Tanti sono gli altri modi in cui la fobia e la conseguente
paura possono interessarci.
Quanti di voi spesso nel quotidiano non mettono in
atto in maniera compulsiva l'atto di "controllare
ripetutamente" le loro azioni, ed i loro compiti?
Quanti di voi hanno spesso il dubbio di non aver
fatto bene una cosa, controllando e ri-controllando
ripetutamente?
Oppure quanti di voi in ambito religioso e spirituale
non si affida a dei mantra oppure a delle figure che
riproducono il viso di alcuni santi oppure ad una
serie di preghiere recitate?
In questo modo la propria vita diventa una serie o
meglio una catena infinita di controlli ritualizzati.
In questi casi sembra che si perda di vista il vero
motivo originario della fobia concentrandosi sul
come " interrompere la ritualità".
In definitiva, possiamo dire che mentre per il disturbo
di natura ipocondriaca e di paura o attacco di panico
la soluzione( tentata) del controllo direziona in modo
disastroso alla perdita del controllo che si voleva
controllare....nel caso delle ritualità compulsive il
tentativo di controllo sembra davvero così riuscito
che "il soggetto non può più farne a meno".
Detto così entrambi i disturbi sembrano ostacoli
insormontabili e difficili da eliminare.
Non è proprio così...bisogna solo ricordare che
inizialmente" essi erano solo dei piccoli dubbi e
eventi minimi" che purtroppo la reiterata ripetizione
di controlli rituali ha fatto crescere a dismisura.
In sostanza è solo il modo inappropriato di affrontarli
che li ha resi dei "giganti" questo perchè la mente
razionale cerca di reprimere in modo logico-concreto
quello che appartiene diciamo all'emisfero destro
( emozioni e sensazioni)ma logicamente essa è
destinata a fallire.
Grazie per l'attenzione e spero nuovamente di aver
fatto cosa gradita condividendo con voi queste nozioni.
Mi sembra un continuum del mio lavoro in libreria.
Come al solito per chi volesse approfondire non
deve fare altro che rivolgersi al sottoscritto il quale
cercherà di consigliare e indirizzare a delle letture
che spero potranno chiarire molti dei loro dubbi.
Om shanti
D.C.
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