A tutt'oggi ci si interroga sul perchè di queste ripetizioni
di eventi e di avvenimenti che accadono anche a distanza
di 150 anni.Ci si interroga anche sul perchè queste
trasmissioni avvengano.
Perchè privilegi un figlio invece di un altro? Perchè il
nome dell'antenato spesso diventa determinante come
punto di arrivo? Ma ci si interroga anche sul come
fermare questa ripetizione e se sia possibile farlo.
Ci si interroga anche sul perchè molte volte una semplice
forma di comunicazione come la parola riesca ad arrestarla.
A questo proposito a voi che leggete questo intervento vi
suggerisco di leggere l'esempio della Schutzenberger di
pagina 144-145 del suo libro " Aie, mes aieux" tradotto in
italiano dall'editore DI RENZO col titolo
" la sindrome degli antenati"che risponde oltre che a tanti
altri interrogativi anche al vostro caso.
Vi segnalo per completezza di andarvi a leggere, vedere
ed ascoltare all'interno del mio sito personale:
le conoscenze antiche
i tre video della scienziata e psicologa registrati durante
la sua apparizione a voyager nel maggio del 2008.
A conclusione rispondo anche se parzialmente
riservandomi di farlo integralmente quando avrò
esaminato il caso di tuo figlio dal punto di vista
della psicogenealogia astrologica, a te lettrice
"solelunaxxx" ponendoti delle domande alle quali
in seguito potrai rispondermi con calma.
1)Tuo figlio è al corrente del vissuto disastroso
dello zio paterno del quale non mi hai specificato
se è ancora in vita?
2)Premesso che sia al corrente della scomparsa
del nonno paterno all'età di 30 anni come asserisci
tu, ti chiedo se nel vostro ramo parentale si siano
verificati altri decessi intorno a quella età e se
esistono anche cugini che portano lo stesso nome
di tuo figlio. A queste domande mi risponderai
quando potremo magari sentirci su skype o msn.
Ti consiglio di non farlo scrivendomi perchè non so
quanto tempo trascorrerebbe prima che tu possa
ricevere una mia risposta.
Intanto ti suggerirei di dire a tuo figlio le seguenti
parole anche se a lui potrebbero sembrargli strane,
assurde e paradossali.
" Non è più necessario che tu ti faccia carico dei
debiti passati dei tuoi antenati. Inoltre dovrebbe recarsi
a trovare suo nonno dove è stato sepolto e rivolgendosi
a lui deve dirgli: caro nonno mi dispiace per i tuoi
problemi e per la tua malattia ma io non sono in grado
di risolverli...tu sei grande mentre io sono piccolo....
Ti onoro e ti rispetto ma ti restituisco il tuo destino
e mi riprendo la mia vita ed il mio destino.
Ti voglio bene."
Lo stesso discorso è da fare allo zio qualora non
fosse più in vita.
"Concludendo, vi suggerisco di mettervi alla ricerca e di
risalire a quanti più possibili segreti, cose non dette e
proibite del vostro albo genealogico, e se poi lo ritenete
opportuno parlatene con me."
Insciallah e namastè
di eventi e di avvenimenti che accadono anche a distanza
di 150 anni.Ci si interroga anche sul perchè queste
trasmissioni avvengano.
Perchè privilegi un figlio invece di un altro? Perchè il
nome dell'antenato spesso diventa determinante come
punto di arrivo? Ma ci si interroga anche sul come
fermare questa ripetizione e se sia possibile farlo.
Ci si interroga anche sul perchè molte volte una semplice
forma di comunicazione come la parola riesca ad arrestarla.
A questo proposito a voi che leggete questo intervento vi
suggerisco di leggere l'esempio della Schutzenberger di
pagina 144-145 del suo libro " Aie, mes aieux" tradotto in
italiano dall'editore DI RENZO col titolo
" la sindrome degli antenati"che risponde oltre che a tanti
altri interrogativi anche al vostro caso.
Vi segnalo per completezza di andarvi a leggere, vedere
ed ascoltare all'interno del mio sito personale:
le conoscenze antiche
i tre video della scienziata e psicologa registrati durante
la sua apparizione a voyager nel maggio del 2008.
A conclusione rispondo anche se parzialmente
riservandomi di farlo integralmente quando avrò
esaminato il caso di tuo figlio dal punto di vista
della psicogenealogia astrologica, a te lettrice
"solelunaxxx" ponendoti delle domande alle quali
in seguito potrai rispondermi con calma.
1)Tuo figlio è al corrente del vissuto disastroso
dello zio paterno del quale non mi hai specificato
se è ancora in vita?
2)Premesso che sia al corrente della scomparsa
del nonno paterno all'età di 30 anni come asserisci
tu, ti chiedo se nel vostro ramo parentale si siano
verificati altri decessi intorno a quella età e se
esistono anche cugini che portano lo stesso nome
di tuo figlio. A queste domande mi risponderai
quando potremo magari sentirci su skype o msn.
Ti consiglio di non farlo scrivendomi perchè non so
quanto tempo trascorrerebbe prima che tu possa
ricevere una mia risposta.
Intanto ti suggerirei di dire a tuo figlio le seguenti
parole anche se a lui potrebbero sembrargli strane,
assurde e paradossali.
" Non è più necessario che tu ti faccia carico dei
debiti passati dei tuoi antenati. Inoltre dovrebbe recarsi
a trovare suo nonno dove è stato sepolto e rivolgendosi
a lui deve dirgli: caro nonno mi dispiace per i tuoi
problemi e per la tua malattia ma io non sono in grado
di risolverli...tu sei grande mentre io sono piccolo....
Ti onoro e ti rispetto ma ti restituisco il tuo destino
e mi riprendo la mia vita ed il mio destino.
Ti voglio bene."
Lo stesso discorso è da fare allo zio qualora non
fosse più in vita.
"Concludendo, vi suggerisco di mettervi alla ricerca e di
risalire a quanti più possibili segreti, cose non dette e
proibite del vostro albo genealogico, e se poi lo ritenete
opportuno parlatene con me."
Insciallah e namastè