mercoledì, luglio 18, 2007

What we can make?-Cosa possiamo fare?















"La suprema illusione dell'uomo è
la sua convinzione di poter fare".
Tutti pensano di poter fare,
vogliono fare, e la loro prossima
domanda riguarda ciò che
dovranno fare.
Ma a dire il vero, nessuno puo fare
qualcosa. Questa è la prima cosa che
dovremmo capire."
E' un concetto difficile da accettare
ma è uno dei punti fondamentali del
sistema filosofico di Gurdjieff:

Nel corso della sua vita l'uomo
compie miliardi di azioni.
Impara, disimpara, fa cose giuste,
cose sbagliate. Ma allora cosa vuole
dire che l'uomo non puo fare?

La vita dell'uomo cosi com'è è solo
una re-azione meccanica a degli
stimoli esterni. Quello che noi
chiamiamo io in realta non è altro
che la somma di tante piccole identità
in lotta fra di loro.

"L'uomo è plurale: Il nome dell'uomo
è legione." Per poter Fare occorre
ESSERE, cioè possedere un sè unico.
L'uomo è una macchina biologica
perfetta ma pur sempre una macchina.
Le sue azioni non dipendono dalla sua
volontà. Non sono azioni. L'uomo si
illude che lo siano perchè vive nell'
illusione di avere una volontà.
La volontà è una prerogativa dell'io
reale e non dell'uomo-macchina.
La macchina esegue i comandi.

Gurdjieff spiega cosi ai suoi allievi:

"Normalmente noi viviamo così, ciò
che sentiamo all'interno lo manifestiamo
all'esterno.
Invece è necessario stabilire un confine
tra l'interno e l'esterno, e dobbiamo
imparare a non reagire più interiormente.
Purtroppo noi reagiamo continuamente..
ad es... se io sono in collera, in me
tutto è in collera, ogni mia manifestazione.
Eppure se io faccio appello al mio buonsenso,
perché dovrei essere in collera con chi mi
guarda di traverso o mi fa una battuta pesante.
Forse lo fa senza rendersene conto oppure
qualcuno lo ha istigato contro di me. Esso è
schiavo delle opinioni altrui, è un automa,
è un pappagallo che ripete le parole degli
altri. Domani può cambiare opinione.
E' un debole ma io sono ancora più
debole di lui se mi lascio condizionare.
E se mi arrabbio, facendo di una mosca un
elefante, rischio di compromettere le mie
relazioni con gli altri.
Talvolta è necessario fare finta di
essere arrabbiati esteriormente".

Per es. dovete fare finta di essere in
collera. Se vi danno uno schiaffo non
necessariamente dovete porgere l'altra
guancia. Qualche volta è necessario
rispondere in modo tale che l'altro si
dimentichi persino di sua nonna.
Se siete interiormente liberi, allora
può succedere che se qualcuno vi colpisce
una guancia,dovrete offrire l'altra.
Dipende dal tipo d'uomo.
In certi casi bisogna usare la rappresaglia,
in altri no.La scelta dell'azione è possibile
se l'uomo è interiormente libero.
Dovete regolarvi al momento. L'uomo ordinario
non può fare una valutazione critica della
situazione. In esso l'interno è uguale all'
esterno.

Bisogna impare a classificare e analizzare
ciascuna delle azioni come fosse quella di
un estraneo. La scelta dell'azione è
possibile solo ad un uomo interiormente libero."

Leo


Queste sono alcune delle email che
ogni giorno arrivano a Jungometro.
Se a questo assommiamo le numerose
pagine che leggete giornalmente e
gli argomenti che scegliete in
quel momento, beh tutti questi fattori
rendono chiara la funzione che Davide
e chi " di buona volontà e amore verso
il prossimo, non solo a parole" lo
affianca... quotidianamente, assolve.
Queste sono email e commenti che non
temono nulla e nemmeno di confrontarsi
e mettersi in gioco.E' per questo che
desiderano essere pubbliche.



Buongiorno Davide, innanzitutto desidero
farti sapere che di te mi ha parlato
l'amica Leo.
Mi sono affacciata a jungometro grazie
a lei, lei mi ha parlato di questo sito,
di te, di Gurdjieff e......di se stessa,
senza per forza scendere in chissà quali
particolari ma basta guardare le persone
negli occhi ed accorgersi, non mi succede
con tutti, di ascoltare una voce che altri
non odono,una voce che mi parla di loro,
una voce che Leo non ha mai emesso mi ha
parlato di lei dal primo istante che la vidi.
Nulla accade per caso, lo so, io lo so.
Voglio dire a Leo conosciuta su uno
scoglio in mezzo al mare,che non è stato
casuale il fatto che dal primo istante le
chiesi se per caso scriveva, hai visto Leo,
non mi sbagliavo, la mia domanda non era
casuale, nulla è casuale, o quasi....
Io avevo sentito parlare di Gurdjieff ma
sinceramente non ho mai letto nulla di lui,
ho letto tanto in vita mia ma stranamente,
non ho mai fatto riferimento agli autori,
io sono una come dire"grezza", come i lupi
annuso, un titolo mi dice qualcosa, mi parla
di qualcosa e lo compro, e poi....scopro una
volta aperto che era esattamente come pensavo,
lo dovevo leggere.
Sei in gamba Leo, nella tua semplicità è
racchiuso un mondo che vuole spiegarsi, e
chge vuole farlo nella maniera giusta, dietro
un corpo fragile e nervoso, la forza di una
Donna che ha voluto migliorarsi, andare
avanti davvero, vivere bene non come si
intende solitamente.
Io scrivo, nulla di preciso, io scrivo da
sempre, da quando imparai a scrivere, e
riconosco la capacità di farlo negli occhi
di Leo che prima non lo aveva fatto,
l'urgenza di esprimersi senza usare la voce.
Ho letto ciò che ha scritto, mi piace.
Ho letto te, Davide, che bello.
Per adesso mi fermo, dicendovi che sono
felice di potervi conoscere, entrambi.

Vera.


Ciao,amico mio....

Ho una vita difficile alle spalle segnata
da profonde cicatrici.
Un matrimonio di cui non sono mai stata
convinta e in cui non c'è nulla in comune,
scelto 10 anni fa per necessità.
Poi è arrivato lui,lo dico così perchè
questo evento ha segnato un vero e proprio
spartiacque nella mia vita.
C'è un prima e un dopo di lui.
Prima ero una donna un pò bambina,
impaurita della vita, che non osava
prendersene una fetta per sè.
All'università da anni, senza riuscire a
laurearsi, casalinga e scontenta senza capire
perchè, un marito che era come non averlo.

Poi 5 anni fa mando una mail a un sito
scientifico per avere suggerimenti sulla
tesi di laurea.
Mi ha risposto lui, il coordinatore del sito.
Mi disse poi che mai aveva risposto a simili
richieste.Da là cominciai a capire che il
caso come tale non esiste e che ogni evento o
incontro avviene perchè deve avvenire.
Abbiamo cominciato a scrivere per la tesi,
e man mano a conoscerci via mail.
C'era una corrente strana già allora,
senza esserci mai visti. Gli raccontai la
mia vita difficile , i miei traumi, e man mano
mi aprii a lui. Lui rimase affascinato dal
coraggio che avevo avuto, dalle storie che
avevo dentro.
Iniziava a nascere qualcosa e decise di
venirmi ad incontrare.
Tre anni fa, mi raggiunse vicino la mia città.
Non si poteva rimandare mi disse, o ci
incontriamo ora o lasciamo perdere tutto.
Temevo questa cosa, non so perchè.
Ma la vita ti pone davanti scelte che
condizioneranno il tuo futuro,
inevitabilmente e io mi lasciai andare e
dissi di si.
Consapevole che tradivo, tra mille sensi
di colpa, ma sentivo di doverlo fare.
Dire cosa è stato da allora non è facile
a parole. Appena aperta la porta dell'albergo,
nel marzo del 2004, ci siamo riconosciuti.
Non sapevamo entrambi da dove venivamo e perchè,
ma siamo stati travolti da un sentimento
fortissimo e tenero, da subito.
Ce lo siamo cresciuto e coltivato, tra mille
difficoltà. E' stato come se ci conoscessimo
da sempre.
Per me con la vita che avevo avuto, lui era
tutto,l'amico più intimo, l'amante che mi ha
aperto universi che non conoscevo, il padre che
mi ha fatto crescere,con lui ho imparato a pensare,
a prendermi la vita, a non essere dogmatica, ad
aprire la mia mente, con me lui ha imparato cos'è
il coraggio di dover combattere ogni giorno,
cosa vuol dire amare con una tenerezza infinita,
lui che non se ne riteneva capace.
Mi sono laureata, sono rinata a nuova vita.
Entrambi abbiamo capito cos'è l'amore, quello
che basta guardarsi per entrare nell'anima.
Ci siamo realmente accompagnati lungo un percorso
esistenziale,nessuno dei due era più lo stesso
e nessuno dei due pareva poter vivere la vita
senza l'altro.
Un breve periodo di crisi un anno fa,
(e fu proprio in quel periodo, che io cliente
da anni, della libreria di Davide, un giorno,
mi sentì dire da lui, se per caso fossi di
febbraio o di fine gennaio, rimasi sbalordita
dalle sue parole, senza conoscermi minimamente,
mi illustrò la mia vita sino a quel momento
e anche dopo.Mi sentì come radiografata ma
con molta sensibilità e tatto.
Ecco, perchè non riuscivo a spiegarmi il viavai
di persone che venivano a cercarlo per parlargli.
Davide sembra che legga dentro le persone.
Ma cosa importante, consiglia e anche se non
lo dice, credo che sappia molti epiloghi finali.
Sono felice di averlo accanto,è un amico ed una
persona che mette al primo posto la sofferenza
degli altri).
lo portò a dire che ero troppo infantile con lui
e lui mi rivelò aspetti oscuri di sè che mi scioccarono.
Poi un ritrovarsi con gioia raddoppiata.
Ora penso che non ho voluto vedere alcune cose,
anche del suo carattere e di come è lui dentro,
ma allora non mi è parso vero di poterci amare ancora,
e ho accettato di continuare.
Ci conosciamo intimamente come forse nessuno ci
conoscerà mai, ma non abbiamo voluto affrontare niente
se non la gioia pura di stare accanto quando si poteva.
Sono cresciuta e siamo cresciuti molto in tre anni.
ma siamo entrambi sposati e più intenso si faceva il
rapporto, più difficile era staccarsi e sapere che
l'altro aveva un'altra vita,tre anni meravigliosi,
e poi ad aprile di quest'anno, lui è andato via,
di colpo, improvvisamente, senza alcun preavviso.
mi ha scritto " sono in crisi profonda, devo fare scelte
importantissime sul lavoro, che condizioneranno tutta
la mia vita futura e non sono più sicuro di nulla di
ciò che ho fatto finora", "ti ho costretta in questi anni
a navigare senza meta ma ora non ci riesco più.
Sei troppo importante e io non posso fare scelte,
non voglio far del male a mia figlia distruggendole
la famiglia", " non so se in futuro potremo stare più
vicini, ma non posso costringerti ad aspettare",
" ti porterò sempre nell'anima, ma sono costretto a
lasciarti andare, pur uccidendomi".
Quel giorno, pochi mesi fa, io credo di essere
morta dentro.

Spezzare un legame tanto forte mi ha letteralmente
tramortita e ho smarrito il senso delle cose.
Allora rammento non volli dare ascolto alle
parole di davide.
Ho cercato di parlargli ma non se la sente.
si è staccato da tutto e da tutti.
So che sta male e non posso aiutarlo!
Proprio stamane, davide mi dice come esattamente
lui si sente, ed anche che adesso non si potrà
più rimandare nulla e lui dovrà prendere una
decisione che non si potrà più rinviare.
La sua sofferenza mi fa forse più male della mia..
mi diceva " sei unica e speciale, farei tutto daccapo
per un'ora sola con te", mi diceva "sono qui, siamo
insieme, non tradirò mai la fiducia che mi hai dato.
" "Sei la mia donna e lo sarai sempre",
invece se n'è andato e non posso più parlargli.
Il dolore mi ha devastata.
Il buio, il deserto, il vuoto più tremendo.
Non ricordo più nulla di ciò che ho fatto in
questi mesi, e meno male che c'è stata la presenza
di Davide... a rincuorarmi.

Io,a lui, lo ringrazio qui e ora per avermi cambiata
e regalato tanto,come so che dentro lui mi ha ringraziata.
Spero ancora e sempre che capisca ciò che ha perso.
Spero sia sereno, prima o poi.
Lo amo profondamente come so che lui ama me.
Voglio che lui sia felice.

Il suo calore, il suo abbraccio, la dolcezza del
suo sguardo, tutte le esperienze fatte insieme,
il suo cuore, resteranno qui nell'anima,per sempre.

Grazie Davide di avermi dato questa pagina...
Valeria