sabato, settembre 27, 2008
Il carisma e l' arte del persuadere.
Carisma deriva dal greco "cháris" ed in senso religioso
vuol dire:grazia, dono elargito dallo Spirito Santo.
In ambito psicologico invece indica una capacità innata
o costruita di influire sugli altri.
In pratica potremmo paragonarla a quella specie di aura
invisibile che avvolge quelle persone che riescono a
coinvolgere e trascinare grandi masse.
Mi viene da pensare ai grandi pensatori ed oratori greci
e cinesi che usavano l'arte della retorica e della
persuasione per convincere e trascinare folle e platee.
Quindi il carisma potrebbe anche diventare pericoloso
se usato per fini poco nobili diventando così facilmente
uno strumento di plagio e molto spesso ne hanno fatto
largo uso pseudo-santoni e guru che hanno così irretito
prima e spersonalizzato dopo non poche generazioni.
Il carisma è un fascino, una energia invisibile che promana
dal nostro essere ed avvolge e conquista. Esso attira in
maniera naturale, misteriosa e inconsapevole le persone
creando un ponte ed una speciale armonia tra chi lo
possiede e chi vi si trova attorno.
Alla maniera cinese: potremmo definirlo una condizione
olistica, perchè si crea un tutt'uno con la gente facilitando
spontaneamente dei legami e facendo nascere ispirazioni,
stimolando e arricchendo le esperienze della propria vita.
Ma allora il carisma non è legato al bene o al male?
Esso è legato alla passione, ed alla capacità di trasmettere
a pelle delle sensazioni.
Come giungere a scoprire la nostra chiave carismatica?
Prendendo in prestito alcune delle direttive dell'Erickson
sul rapport possiamo capire molto di noi "osservando
il modo di comunicare di chi ci sta di fronte" in termini
si comunicazione verbale e non.
In pratica dobbiamo sempre ed in ogni caso dare priorità
assoluta al nostro emisfero destro fidandoci così dei
messaggi del nostro inconscio perchè quelli difficilmente
sbaglieranno.
Osservate con attenzione nella vostra vita i continui
mutamenti che agiscono e operano in voi.Se vedrete che
essi avverranno secondo la vostra "immaginazione",
e se la vita ed il suo significato la immaginerete in
questa maniera, allora la capacità di influire sull'esistenza
altrui vedrete che crescerà in maniera straordinaria.
"Non sottovalutate mai la vostra facoltà di immaginare la
vostra vita perchè essa andrà direttamente verso quella
direzione."
E ricordandoci di Erickson e di Watzlawick:
(..dalla profezia che si autodetermina...)
"Provate per pochi minuti al giorno ad immaginarvi dotati
di carisma e di sentirvi al centro di voi stessi irradiando e
avvolgendo chi vi sta attorno.Ripetetelo visualizzandolo
ogni giorno per soli 10 minuti e poi fatemi sapere dei
vostri risultati raggiunti."
Insciallah
sabato, settembre 20, 2008
Collection of more beds in jungometro-Raccolta degli interventi più letti in jungometro.
giovedì, settembre 18, 2008
Difficoltà con la mappa psicogenealogica?
Riscontro all'interno dei vari jungometro (oltre alla lettura degli
articoli sul libro del '500 di astrologia del quale quanto prima vi
comunicherò alcune mie ricerche personali sulla vedovanza
in pratica quale data di nascita è più sottoposta a tale antica
regola sempre secondo il Rutilio Benincasa come era visto e
considerato nel periodo storico corrispondente), anche certe
difficoltà a redigere la propria mappa psicogenealogica per una
insufficiente raccolta di dati e avvenimenti passati all'interno
del proprio nucleo familiare.
"Se avete un problema oppure una malattia inspiegabile e che
pensate possano essere ricollegabili alla famiglia, provate a
tracciarne la provenienza andando a ritroso nel tempo.
Forse scoprirete che anche vostro padre e anche vostro nonno
o persino il bisnonno avevano avuto lo stesso problema.
Tutto questo potrebbe aiutarvi a lasciare che il malessere
ereditato rifluisca verso la fonte.
Moltissime volte riceverete tanta forza da un vostro antenato
sconosciuto ed esso farà si che vi accompagni durante questo
cammino.E' importante tenere a mente che voi e tutti noi possiamo
sempre trovare forza grazie ai nostri antenati specie riguardo a
quelle patologie ereditate inconsapevolmente."
In questi casi viene in soccorso per tali persone:
lo psicodramma di Moreno e le costellazioni familiari di
Hellinger e la psicogenealogia della Schutzenberger.
Per coloro i quali volessero partecipare a delle sedute sulle
costellazioni familiari nella zona ligure e precisamente zona
Imperia può rivolgersi al sottoscritto e verrà instradato agli
indirizzi di Rita e con la quale potrà discutere e ricevere utili
spiegazioni introduttive.Sottolineo che è l'unica professionista
per la quale mi espongo molto volentieri per la sua serietà,
bontà e competenza.
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martedì, settembre 16, 2008
Davide,Jung e gli archetipi-simboli che curano
Il passato prepotentemente attuale..
Lo si cerca con gli occhi e non lo si vede... Ciò significa,
espresso con un nome: ciò che è aereo. Si tende l'orecchio
e non lo si ode... Ciò significa, espresso con un nome: il sottile.
Si tende la mano e non lo si afferra... Ciò significa, espresso
con un nome: l'incorporeo. Significa la forma senza forma...
L'immagine senza cosa... Significa il nebuloso-svanito.
Se gli si va incontro non si vede il suo volto...
Se lo si segue non si vede il suo dono.
Grazie al simbolismo degli archetipi, voi potete neutralizzare
gli effetti negativi dei pianeti( marte, saturno, urano e nettuno)
in tutti i transiti previsionali che vi interessano.
Chiedete a Davide, come fare!!!
L'amico di Jung legato alla cultura cinese, che trovate da me
menzionato in diversi articoli di Jungometro su blogger.com
e su repubblica.it, a suo tempo ebbe modo di dire a proposito
dell'I kING che:
Come tutte le tecniche divinatorie, ossia intuitive,il metodo è
basato sul principio del nesso acasuale o sincronistico, tanto caro
all'amico Carl. Le monete cadono e rotolano come vogliono.
Ad una domanda sconosciuta segue una altrettanta risposta
incomprensibile. Contrariamente a quanto succede durante
un esperimento scientifico, qui non si sa cosa sia successo.
A tal proposito, due saggi antichi cinesi, cercarono per così dire
di rimediare a questo inconveniente, tentando, in base all'ipotesi
dell'unità di tutta la natura, di spiegare come concordanza
significativa, la contemporaneità di uno stato psichico con un
processo fisico. In altre parole, essi supposero che sia nello
stato psichico quanto in quale fisico si esprima la stessa realtà.
Per verificare questa ipotesi, occorreva però in questo esperimento
una condizione ancora, e cioè, che una certa forma del processo fisico,
un metodo o una tecnica costringesse in un certo modo la natura a
formulare la sua risposta mediante numeri pari o dispari oppure
yin o yang. Fu così che i due saggi allora trovarono il seguente
metodo che permetteva loro di rappresentare uno stato interiore
come esteriore e viceversa.
Cara lettrice dal nome esotico(Maya) questo 2006-2007 secondo
" Loro", sarà un anno di litigi a 360 gradi.
Avrai molto bisogno di scaricare archetipicamente,l'enorme energia
di cui sei in possesso. Per cause personali e per causa di terzi senza
apparenti motivi, ti attirerai molti fastidi e molte ostilità.
Non sarà risparmiata, ovviamente, la famiglia ed il matrimonio.
Ci sarà uno dispendio di energie per sostenere delle lotte
proprie e di altri( in pratica ti ergerai a paladina).
Infrazioni per disattenzioni, incorrendo negli strali della legge.
(Multe, patente e tasse).Di sicuro trascorrerai un buon periodo
di tempo fuori e quindi lontana da casa.
La causa è una malattia...
Per sbrogliare una tua situazione, interverrà una autorità superiore.
In sostanza, un anno , che sarà vuoto in fatto di affetti,
pochi divertimenti, poca compagnia, poco amore e poco sesso.
Ci saranno nuovi e strani incontri, nel campo delle amicizie, il quale
si rinnoverà drasticamente lasciando fuori il vecchio.
Impegni gravosi e pesanti con malattie lievi, ma croniche per il
coniuge ma che coinvolgeranno in maniera più grave i suoi familiari,
in particolare una donna. Anche i figli saranno fonte di pensieri.
Concludo sintetizzando: un anno in cui la carta bollata la farà da padrone.
Negli affetti, rischio di separazione o allontanamenti.. e atmosfera
di litigi nel proprio ambiente di lavoro.
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domenica, settembre 14, 2008
Psycho-changing and self-unconscious compulsion-Psico-changing e auto-compulsione inconscia
Mi piace cominciare questo breve intervento citando il nome di una
scrittrice e poetessa nobel nel 1996 che si chiama Wislawa Szymborska
che amo molto assieme a Cioran.
La Szymborska utilizza espedienti retorici quali l'ironia, il paradosso,
la metafora per illustrare temi filosofici e le ossessioni sottostanti.
Le sue poesie evocano ampi enigmi esistenziali e toccano argomenti etici.
In campo psicologico ci si è sempre posto il quesito se l'insight fosse
necessario o meno, non dimenticando, cosa non trascurabile, che il
raggiungimento di questa ridefinizione o intuizione possa richiedere
molto tempo.
E se non fosse necessario andare a scavare nel passato per rimuginarlo
di continuo, senza fine? Nel passato non c'è nulla che si possa cambiare.
Si vive l'oggi, il domani, la settimana ventura, il mese venturo, speriamo
l'anno venturo e si va avanti così, chiedendosi cosa c è dietro il prossimo
angolo e godendosi la vita mentre si va avanti.
Secondo il sottoscritto sarebbe più adatto nella vita di tutti i giorni, per la
nostra salute e stabilità psichica non scordarsi che bisogna essere flessibili,
avere il senso dell'umorismo nei riguardi di se stesso e del mondo ed infine
guardare sempre al futuro. Ecco perchè spesso basterebbe poco,
una intuizione et voilà trovata la soluzione.
Piccoli passi...riescono a far ottenere grandi effetti , proprio come scrivo
da tempo, la palla di neve che rotolando diventa una valanga inarrestabile.
Molte persone vivono nel timore continuo di poter commettere degli errori
e spesso sia il numero quanto la gravità dei loro errori non supera mai
quelli degli altri.Malgrado questo sia ai loro occhi palese non riescono a
mitigare nemmeno per poco la loro ansia e angoscia.
Vi racconto una storia da intendersi sia al maschile che al femminile:
Una donna molto intelligente ed abituata a prendere da sola le proprie
decisioni nel campo lavorativo, da tempo incominciò ad incontrare difficoltà
con uno dei suoi superiori.
Il suo operare in maniera individuale, sicuro e aggressivo irritava e
rendeva teso non poco questo suo dirigente il quale non perdeva tempo di
umiliarla soprattutto davanti a tutti gli altri colleghi.Lei ovviamente era molto
offesa e di conseguenza lo trattava con distacco ed un sussieguo ancora più
accentuati con il risultato che l'uomo inaspriva di più le sue reazioni.
In questi casi il passo dal licenziamento o le dimissioni è davvero breve
per la insostenibilità della situazione-gioco.
Risulta chiaro che è necessario spezzare questo gioco perverso pena la
perdita del lavoro e il disagio psichico che ne conseguirebbe sarebbe
disastroso. In questi casi bisogna agire sulla realtà e l'immagine che ha la
persona che ci sta di fronte in questo caso il superiore.
Il cambiamento del comportamento può avvenire solo se si effettui una
comunicazione non verbale che arrivi alla parte destra del cervello dell'uomo
ricordando che i canali della comunicazione umana sono molteplici
e assai sottili. La tecnica paradossale e inaspettata è quella di aspettare la
prossima scenata è reagire guardandolo negli occhi dicendo come
imbarazzata: "signor X è da tanto tempo che volevo dirglielo ma non sono
mai riuscita a trovare le parole. Lo so è una follia...ma devo dirglielo..
quando lei mi tratta in quella maniera..io mi sento rimescolare tutta.
Un turbamento continuo mi pervade e che non so spiegarmi...lo so
che è una follia ma non riesco a trattenerlo. Può darsi che lei mi ricordi
mio padre....Finita questa recita è bene allontanarsi alla svelta senza
dargli il tempo di dire nemmeno una parola.
E se a partire dal giorno successivo il comportamento del suo superiore
diventasse come per incanto più conciliante ed educato cosa diremmo noi?
Magia!!!!
Alla prossima e continuate pure a scrivere descrivendoci i vostri
disagi e problemi.
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venerdì, settembre 12, 2008
La consapevolezza
Ci sono persone , che non hanno amore dentro di loro , e altre che ne hanno per tutti .
Fino a che punto siamo consapevoli di noi stessi ? La vita è un dono bellissimo,
ma molte volte lo sciupiamo per convinzioni sbagliate , la mente ha bisogno di certezze ,
chiede continuamente di credere in ciò che si vede , ma in realtà ciò che vediamo è quello
che la mente ci trasmette , noi crediamo a ciò vediamo con gli occhi , quindi ciò che non si
vede non può esistere , ma questo è anche ciò che si diceva prima dell' invenzione del
telefono ! Abbiamo sempre bisogno di certezze , facciamo fatica a credere che esiste una
parte di noi , dove la mente, non è padrona, ma semplice spettatrice di avvenimenti e fatti
inspiegabili , che non arrivano dalla mente ma dal cuore , il nostro scrigno prezioso ,
da cui ogni essere umano dovrebbe attingere e tirare fuori le cose importanti ,
quelle che si sono perse nel tempo , troppo presi dalla vita frenetica , dal benessere ,
si sono persi i valori , ciò che è importante , il dialogo con le persone non esiste più ,
la tolleranza , la pazienza sono cose che non conosciamo più , neanche l' amore per tutto
ciò che è vita , siano uomini , piante o animali .....I nostri figli chiedono attenzione ,
ma noi siamo stanchi , abbiamo da fare quando rientriamo dal lavoro , li mettiamo davanti
alla televisione , gli diciamo che non abbiamo tempo .....ma loro chiedono amore ....
Quello che noi dovremmo trasmettergli !!
Ma quando ......se non abbiamo tempo nemmeno per pensare !!
Lavoriamo , mangiamo , dormiamo , come automi , sempre più tristi , persi nella confusione
della vita moderna che ci aiuta a stare bene ......bene ? ...
Allora si stava meglio quando si stava peggio , nelle case a parlare con gli amici , con la musica ,
forse più poveri ma più sereni ! Viviamo in funzione delle macchine , ci agevolano la vita
perchè abbiamo poco tempo .......Quindi noi lavoriamo e spendiamo in macchine che ci
aiutano , senza pensare che potremmo lavorare meno , e quindi non avremmo bisogno
di macchine , accontentandoci , ma vivendo con più tempo per noi e i nostri figli ,
con meno spese per gli psicoterapeuti , che ci aiutano quando siamo stressati in questa
vita moderna ......Siamo insoddisfatti e ce la prendiamo con tutti , ma siamo noi la causa di
ciò che ci fà stare male , non vogliamo ascoltare quella vocina dentro di noi, che ci dice di
rallentare ,di vedere con gli occhi del cuore , di avere più amore per il prossimo , di fare pace
con noi stessi , di essere meno egoisti, di riflettere e chiedersi se tutto ciò che succede nel
mondo non è forse in parte anche colpa nostra !!
Non è difficile cambiare , anche poco per volta , se lo si vuole veramente , pochi passi per volta ,
piano piano per mano , in un grande cerchio di luce e d' amore .........un sogno ?
.... Chi sà , a volte anche i sogni si avverano .
Rita
mercoledì, settembre 10, 2008
Il buddismo zen e la psicoanalisi...un approccio!
"Il satori... (il conseguimento dell'illuminazione), indica un'arte ed una via
all'illuminazione che per noi europei è praticamente impossibile apprezzare.
La sua difficoltà risiede nell'enorme sforzo richiesto per raggiungerlo e che
di solito supera abbondantemente quello che ciascuno di noi è disposto a
compiere."
C.G.Jung
Il fine essenziale dello zen è l'arte di vedere nella natura
dell'essere di un individuo ed esso indica la via che conduce dalla schiavitù
alla libertà.Possiamo quindi dire in maniera semplice che lo zen libera tutte
le energie proprie ed in maniera naturale stipate dentro di noi, che in
circostanze comuni sono come bloccate, compresse e distorte al punto da
non riuscire a trovare uno sbocco adeguato alla loro manifestazione.
E' quindi compito dello zen, salvarci dalla follia o dalla menomazione e
permettere il libero sfogo di tutti i propri impulsi creativi e benefici insiti nei
nostri cuori.
In sintesi lo zen è: 1) l'arte di vedere nella natura dell'essere di un individuo.
2) E' una strada che conduce dalla schiavitù alla libertà.
3)E' lo strumento che libera le nostre energie naturali, che ci salva dalla follia
o dalla menomazione e ci spinge ad esprimere la nostra facoltà di essere
felici ed amare.
Il satori, non è uno stato mentale anormale e non è uno stato di trance in cui la
realtà scompare e non è neppure uno di quegli stati mentali narcisistici che
si possono osservare in certe manifestazioni religiose.
"Se è qualcosa, è uno stato della mente perfettamente normale".
Il satori ha un effetto peculiare su colui che lo sperimenta.
Difatti tutte le attività mentali vengono da quel momento utilizzate in una
chiave differente che farà provare una soddisfazione, una tranquillità ed
una gioia mai sperimentate prima d'ora.
Lo zen quindi è il vostro pensiero quotidiano: esso dipende totalmente
dall'adattare il cardine di una porta al suo verso di apertura o di chiusura.
Una definizione psicologica potrebbe essere che, "trattasi di uno
stato in cui l'individuo è in completa sintonia con la realtà dentro e fuori
di sè, uno stato in cui si è pienamente consapevoli e che si coglie pienamente."
Ecco che illuminazione significa pieno risveglio alla realtà della personalità
nella sua totalità e che tale stato( satori), non è assolutamente di tipo
dissociativo o di trance anche se la nostra psicologia occidentale è sempre
stata incline a credere che il satori sia semplicemente uno stato soggettivo
ed una sorta di trance autoindotta.
Lo stesso Jung, malgrado le sue notevoli aperture allo zen diceva che:
anche la stessa immaginazione è un fatto che si produce nella psiche,
tanto da essere irrilevante definire l'illuminazione "reale o immaginaria".
L'uomo che la possiede o sostiene di possederla, penserà in ogni caso
di essere illuminato e anche se mentisse si tratterebbe di un fatto spirituale.
Invece per i maestri zen è di fondamentale importanza riuscire a distinguere
tra una autentica esperienza "satori", in cui l'acquisizione di una nuova
prospettiva è reale e dunque vera, da una falsa esperienza di natura isterica
o psicotica, in cui il discepolo crede di aver raggiunto il satori, mentre appunto
il maestro dovrà convincerlo del contrario.Infine uno dei compiti primari del
maestro zen è proprio quello di vegliare affinchè il discepolo non faccia
confusione tra illuminazione reale e immaginaria.
Namastè.
dr. Stella
all'illuminazione che per noi europei è praticamente impossibile apprezzare.
La sua difficoltà risiede nell'enorme sforzo richiesto per raggiungerlo e che
di solito supera abbondantemente quello che ciascuno di noi è disposto a
compiere."
C.G.Jung
Il fine essenziale dello zen è l'arte di vedere nella natura
dell'essere di un individuo ed esso indica la via che conduce dalla schiavitù
alla libertà.Possiamo quindi dire in maniera semplice che lo zen libera tutte
le energie proprie ed in maniera naturale stipate dentro di noi, che in
circostanze comuni sono come bloccate, compresse e distorte al punto da
non riuscire a trovare uno sbocco adeguato alla loro manifestazione.
E' quindi compito dello zen, salvarci dalla follia o dalla menomazione e
permettere il libero sfogo di tutti i propri impulsi creativi e benefici insiti nei
nostri cuori.
In sintesi lo zen è: 1) l'arte di vedere nella natura dell'essere di un individuo.
2) E' una strada che conduce dalla schiavitù alla libertà.
3)E' lo strumento che libera le nostre energie naturali, che ci salva dalla follia
o dalla menomazione e ci spinge ad esprimere la nostra facoltà di essere
felici ed amare.
Il satori, non è uno stato mentale anormale e non è uno stato di trance in cui la
realtà scompare e non è neppure uno di quegli stati mentali narcisistici che
si possono osservare in certe manifestazioni religiose.
"Se è qualcosa, è uno stato della mente perfettamente normale".
Il satori ha un effetto peculiare su colui che lo sperimenta.
Difatti tutte le attività mentali vengono da quel momento utilizzate in una
chiave differente che farà provare una soddisfazione, una tranquillità ed
una gioia mai sperimentate prima d'ora.
Lo zen quindi è il vostro pensiero quotidiano: esso dipende totalmente
dall'adattare il cardine di una porta al suo verso di apertura o di chiusura.
Una definizione psicologica potrebbe essere che, "trattasi di uno
stato in cui l'individuo è in completa sintonia con la realtà dentro e fuori
di sè, uno stato in cui si è pienamente consapevoli e che si coglie pienamente."
Ecco che illuminazione significa pieno risveglio alla realtà della personalità
nella sua totalità e che tale stato( satori), non è assolutamente di tipo
dissociativo o di trance anche se la nostra psicologia occidentale è sempre
stata incline a credere che il satori sia semplicemente uno stato soggettivo
ed una sorta di trance autoindotta.
Lo stesso Jung, malgrado le sue notevoli aperture allo zen diceva che:
anche la stessa immaginazione è un fatto che si produce nella psiche,
tanto da essere irrilevante definire l'illuminazione "reale o immaginaria".
L'uomo che la possiede o sostiene di possederla, penserà in ogni caso
di essere illuminato e anche se mentisse si tratterebbe di un fatto spirituale.
Invece per i maestri zen è di fondamentale importanza riuscire a distinguere
tra una autentica esperienza "satori", in cui l'acquisizione di una nuova
prospettiva è reale e dunque vera, da una falsa esperienza di natura isterica
o psicotica, in cui il discepolo crede di aver raggiunto il satori, mentre appunto
il maestro dovrà convincerlo del contrario.Infine uno dei compiti primari del
maestro zen è proprio quello di vegliare affinchè il discepolo non faccia
confusione tra illuminazione reale e immaginaria.
Namastè.
dr. Stella
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sabato, settembre 06, 2008
The visit of Poseidon-La visita di poseidone
photos of the author
Giugno 2006.
Per l'ascolto fermate il brano all'avvio e.... buona fortuna con tutto il cuore.
DEDICATO A CHI SOFFRE!!!!
In questi giorni è stata molto intensa la mia attività onirica talmente intensa
che a volte ho faticato non poco a svegliarmi ed alzarmi e dopo la mia
mente come invasa da mille immagini e simboli.
Vi prego di ascoltare con calma e serenità il seguente podcast registrato
2 anni fa in circostanze facilmente intuibili attraverso il suo ascolto.
In quel periodo la sua intensità emozionale associata ad una fortissima
commozione mi diede una "scossa" talmente forte che ancora oggi solo
rivivendola riesco con facilità ad avvertire lo stesso trasporto... lo stesso
volo..la stessa pace interiore.
Sono sicuro che la mia "petulante" richiesta fece stancare Qualcuno... perchè
dopo poco tempo una determinata situazione grave e certificata da controlli
sparì definitivamente lasciando il sottoscritto( ad insaputa della donna a me
vicina) in una profonda crisi di conversione. A distanza di tempo e
razionalizzando l'evento non so cosa sia stato ad operare il cambiamento e
la guarigione ma di sicuro è stato dopo che ho composto questo podcast
commovente e coinvolgente .
Ero giunto da poco a questa scoperta per canali diversi( miti, archetipi e mistici)
ma entrambi mi trascinarono paradossalmente allo stesso posto:
alla mia riconquista della fede.
Fu questo il periodo in cui iniziai ad interrogarmi sulle sue origini psicogenealogiche
riuscendo a scovare un suo antenato che inconsapevolmente le aveva lasciato
questo debito generazionale.
Anche il periodo di massima frequenza al monastero e l'assistenza dei S.D.T
credo che abbiano avuto un ruolo non indifferente.
Il motivo per il quale sto volendo riproporlo è scaturito dalle tante mail che ci/mi
sono giunte di persone che in questi periodi stanno soffrendo tanto... in silenzio
e lentamente tanti mali di una certa entità.
Leggo anche attraverso il web di altre persone che giornalmente lottano e lottano
duramente per la loro integrità fisica e psichica e la lettura di numerosissime
pagine sulle preghiere di guarigione in jungometro è stata la prova lampante che
la mia "razionalità"attendeva prima di mettersi in moto in ritardo... vista
l'anticipazione onirica.Avverto già da adesso molto chiaramente scene commoventi
e toccanti dove il pianto sarà l'elemento principale.
Questo scritto e questo intervento con il relativo podcast vuole rappresentare
solamente una testimonianza....non deve essere considerato la panacea per
tutti i nostri mali...ma non mi sentirei mai di dire"non fatelo".Ciascuno di voi
agirà secondo la propria natura e secondo quello che sentirà dopo averlo
ascoltato. Nel frattempo vi chiedo un favore: eseguite delle indagini sulle
generazioni che vi hanno preceduto..cercate e scavate perchè a volte il
riuscire a scovare l'antenato che ha subìto il vostro stesso male ed il sapere
la sua storia dell'epoca e capire il perchè ed il senso del suo atteggamento...
potrebbe riuscire a farvi riconsiderare tutta la vostra situazione e non mi
sentirei sorpreso affatto se avvenisse " il cambiamento in positivo".
Chissà se la consapevolezza di quell' engramma del passato
non ribalti certe situazioni definite al momento inspiegabili.
Ascoltando il podcast vi esorto a non distrarvi e non soffermarvi sui dettagli
identificativi...perchè essi credetemi sono ininfluenti...pensate invece ad
immergervi al suo ascolto. Sentitelo, vivetelo, nella solitudine della vostra
camera e trascorrerete assieme al testimone vocale l'esperienza che egli
vi sta descrivendo prendendovi come per mano perchè essa potrebbe
essere simile alla vostra .
Poi fate attenzione alle reazioni che agiranno dentro e fuori della vostra
persona e vedrete che non passerà tempo che "sentirete"come una
figura accanto a voi e dentro di voi....e registratele, scrivetele se volete
così potrete riviverle tutte le volte che vorrete.
Vi abbraccio con tutto il cuore
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sogno
giovedì, settembre 04, 2008
L'ingiustizia, il risentimento il destino e le malattie in psicogenealogia
In ambito familiare è opportuno scoprire e quindi sapere quali in un certo senso
siano stati i "debiti" contratti dalle generazioni precedenti per far sì che determinati influssi patologici e conseguenti malattie non ci lascino costernati e impotenti dopo.Questa è allo stato attuale la via maestra per giungere ad una spiegazione scientifica e poter tentare in ambito familiare una ristrutturazione spesso con risultati confortanti.Molti individui malati pensano con insistenza ai torti che hanno subito in un preciso momento della loro vita senza a volte riuscire a capire quale possa esserne la fonte.Tanti di loro si rifiutano di accettare questo tipo di ingiustizie che piovono sulla loro testa e non possono perdonare colui che si rende autore dei torti ai loro danni.Può anche trattarsi di una mancanza, un fatto, una ingiustiziaspecifica anche lieve come una promozione non ricevuta, un furto subito, una affettuosità negata, una non riconoscenza.Tutto questo anche se accaduto in epoche passate tormenta e consuma la persona dall'interno sino a causare mali anche molto gravi e invalidanti.Non bisogna dimenticare che all'interno di un gruppo familiare esiste sempre una circolarità e quindi le funzioni psichiche anche di un solo membro potranno condizionare nel tempo il sistema familiare dei discendenti sino a quando non sarà stato riparato il torto subito.Una ricerca psicogenealogica è d 'obbligo quando non si trovino cause concrete attribuibili all'individuo stesso.
Jung diceva: "E' estremamente vitale risalire al proprio Archetipo personale del destino poichè esso permea e definisce la vita di ciascuno di noi."
A presto.
Nella sola giornata odierna jungometro nei vari siti ha ricevuto visite da:
e dagli amici e colleghi blogger di MYBLOGLOG
che saluto affettuosamente.
A quelli della Germania e USA devo dire che al momento l'oggetto delle loro ricerche
( il libro del '500) è incedibile in qualsiasi maniera.
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psicogenealogia
martedì, settembre 02, 2008
The techniques of change in Phoenix-Le tecniche del cambiamento di Phoenix
Dai riscontri effettuati devo dire che sono davvero tantissime le pagine
lette in un paio di giorni sul libro del'500 oltre a numerose altre di temi
vari.Questo orientamento sta facendo sì che nella area protetta dedicata
proprio a questo "libro" introvabile e stupefacente possa il sottoscritto
inserirci inizialmente tutti i quadrati corrispondenti ai 365 giorni dell'anno.
Successivamente potrei spiegare la prima metodica del Rutilio Benincasa.
Vi terrò costantemente informati.
"Vi sono innumerevoli e disparati modi di vedere il mondo e raffigurarlo:
alcuni sono vividi, di grande effetto, utili, affascinanti, toccanti;
altri sono vaghi, assurdi, scialbi, comuni, confusi.
Ma anche se escludiamo questi ultimi, nessuno di quelli che rimangono
può rivendicare per sé il diritto di essere il modo di vedere o
rappresentare il mondo così come esso è."
N.G.
Spesso coloro i quali si recano nelle strutture psicologiche preposte
non sanno esattamente quello che vogliono e di cui hanno bisogno e
nemmeno sanno perchè vi si recano.
Di sicuro hanno un problema ed un disagio.
Ma se queste persone sapessero effettivamente di quale problema
si trattasse allora di sicuro non si sarebbero recati in tali luoghi.
E siccome non sanno veramente quali sono i loro problemi quindi
non possono certo venirlo a dirlo a voi.
Di solito quello che riescono a fare e dire è un resoconto abbastanza
confuso di quello che pensano.Gli operatori di tali strutture stanno lì
ad ascoltare con il loro background non sapendo ovviamente cosa
essi stiano dicendo.Ma è molto meglio che sappiano di non sapere.
A quel punto....è necessario fare qualcosa che induca nelle persone
disagiate psicologicamente un cambiamento anche minimo... anche
piccolissimo di qualsiasi natura ed il sofferente lo accetterà proprio
come un cambiamento perchè gli è necessario un qualsivoglia
cambiamento e quel minuscolo cambiamento o spostamento
momentaneo della sua realtà tenderà a svilupparsi in sintonia con le
sue personali "necessità".
"Ed è proprio come fare rotolare una palla di neve su di un montagna
innevata.Comincia così con una piccola palla di neve..ma via a via che
rotola giù diventa sempre più grossa ed inarrestabile."
Come aiutarli?
Basta non avere metodiche confezionate per tutti ed invece affidarsi
alla mente inconscia perchè sarà proprio lei a fornirgli la chiave.... le
informazioni e la guida che cercava al problema.
Quindi non cadere nell'errore di usare tecniche che hanno funzionato
bene in altri.
"Ogni individuo è unico.Non esistono due persone eguali.
Non esistono due persone che capiscono una frase allo stesso modo.
Inoltre è necessario operare cambiamenti in sintonia con l'ambiente in
cui vive il soggetto sofferente."
A presto
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Erickson,
personale realtà
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