giovedì, novembre 02, 2006

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Il senso di questo blog che tratta spiritualità,
come mi sforzo di fare da ormai un anno,
è stato quello di spingermi giornalmente
" a scendere in piazza ad incontrare la sofferenza".
Così sarà, sino a quando esisterà JUNGOMETRO.
L'esempio genuino , sincero e toccante del post
che adesso leggerete, è quanto di più bello ed
interattivo e di comunione possa esistere.
Per questo volevo invitarvi quando avrete una
esigenza interiore forte... di scrivermi.
Non solo per chiedermi notizie circa le vostre
situazioni personali del momento...ma anche,
di dare la possibilità a chi legge, della condivisione,
della fratellanza, del mutuo soccorso che esiste
nell'anima di ognuno di noi.

Ricevo e pubblico inalterata questa email
della "grande sorella".Si sente chiaro,
e si percepisce nell'anima che questi versi
sono dettati dal cuore e rivolti a quanti
dovessero nutrire forte la sensazione di
essere "abbandonati " dalla divina presenza.

Grazie per il pensiero,e ti confermo che
la sera, la farò mia.


Davide


Oggi ho sentito un caro amico, incontrato “per caso” (ma il caso non esiste!) su msn.
E’ una persona che molti conoscono in questo blog.
Anche solo leggendolo, senza sentirne la voce, mi ha trasmesso un profondo senso di SOFFERENZA e di TRISTEZZA.
Il “principe delle tenebre” si scaglia sempre con chi cerca di aiutare gli altri.
Ci provò anche con Gesù all’inizio della sua vita pubblica e nelle buio intensissimo del suo Getsemani.
Dalla profondo del cuore, con un intenso e profondo sentimento di empatia, mi sono scaturite nell’anima due preghiere: la prima, semplicissima, è la PREGHIERA DEL CUORE, di cui ha parlato spesso il cardinal Martini, quando, citando i “Racconti di un pellegrino russo” (libro stupendo!) , ricordava l’orazione che il viandante ripeteva notte e giorno, al ritmo del respiro,– in ossequio al monito di PREGARE SENZA INTERMISSIONE- .
Inspirando diceva: “Signore Gesù,
ed espirando: “abbi pietò di me”.
Anche nel sonno pregava così.

La seconda è una preghiera stupenda di Charles de Foucauld che da giorni mi martella la mente: non volevo più pronunciare quelle parole, perché sono le uniche che Dio abbia davvero ascoltato.
Anche LA PREGHIERA DELL’ABBANDON , se recitata di vero cuore, con il ritmo del respiro, dà la certezza che dio ci abbia già esauditi.


Padre mio,
io mi abbandono a Te.
Fa' di me ciò che ti piace.
Qualsiasi cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto,
accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
e in tutte le tue creature:

non desidero nient'altro,
mio Dio.
Rimetto l'anima mia
nelle tua mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l'amore
del mio cuore,
perché ti amo.
Ed per me un'esigenza di amore
il donarmi a Te,
l'affidarmi alle tue mani,
senza misura,
con infinita fiducia:
perché Tu sei mio Padre


Al mio amico e a tutte le persone che sono nella sofferenza e nella prova dedico questi pensieri, perché nel silenzio meditativo di questi giorni possano portare consolazione.


Augusta

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Davide, ti avevo scritta una mail, ma scrivo ugualmente ,un commento qui per dire grazie, alla tua lettrice per la bellissima preghiere.
Sono grata a tutti e 2

irene


Posso spedire qualche giorno una mia preghiera?

Anonimo ha detto...

Ciao sono Carla, anche io vorrei partecipare al tuo blog interattivo, con un mio articolo.
E unabella cosa davvero, bravo