giovedì, aprile 19, 2007
L'apporto dell'Innerica Iole a Jungometro
Sono molto felice di questa preziosa testimonianza
della compagna di viaggio Innerica " Iole".
Approfitto di questo eccezionale documento, per
ricordare agli altri del " Cerchio degli Innerici"
e cioè: Synapse,Valeria,Patrizia,di inviarmi qualche
loro scritto da poter condividere con quanti ci leggono
e seguono nel mondo.
Grazie
D.C.
Caro Davide, ti invio la memoria di quel giorno.
Avrei voluto inviarti queste righe subito ma in quei giorni di marzo non eravamo in contatto. Un abbraccio Iole
.......Ero al corso di psicologia che prevedeva l'insegnamento della smemorizzazione delle 4 memorie. Mi sono accadute cose che sento di dover scrivere immediatamente al fine di non dimenticare.
Tutto è iniziato con la smemorizzazione di questa vita. E' stato senz'altro una esperienza "tosta" e io lo sapevo bene perchè avevo fatto altre regressioni. Ciò che mi ha colpito invece è stato il rendermi conto che tutto ciò che ho affrontato l'ho fatto ben sapendo delle sofferenze che mi sarebbero arrivate. Ho rivissuto e ho colto la tristezza di ogni attimo. Perfino il giorno del mio matrimonio è stato un giorno triste e adesso capisco perchè non ricordavo nulla. Poi una cosa che mi ha colpito particolarmente è stato il fatto che i 4 anni più difficili e più dolorosi della mia vita, questi ultimi quattro anni dopo la morte di mio figlio, non hanno lasciato segni o meglio Karma negativo in quanto, ringraziando il Signore, ho imparato a trasformare il dolore con l'accettazione e la consapevolezza. E fino a qui tutto nella regola.
La seconda parte prevedeva l'accesso alla memoria karmica.
Subito mi sono trovata davanti delle piramidi dorate. Tre piramidi due d'oro e una di pietra dorata anche quella, forse per effetto della radiosa luce del sole sembrava quasi avvolta con un velo d'oro.
Mi sembrava cosa scontata vedere piramidi e cercavo di rifiutare le immagini ma queste continuavano a danzarmi davanti fino a quando ho accettato di vedere e mi sono vista con una tunica bianca un copricapo bianco ad arabeschi dorati che sembrava quello papale (mitra) e in mano reggevo un bastone d'oro molto somigliante a quello dei vescovi davo guarigioni e iniziazioni.
Mi sono vista poi in una seconda vita ero sempre vestita di una tunica bianca ero una donna e dovevo badare al fuoco sacro all'interno di un tempio.
Ho visto la testa di un uomo infilata sopra una lancia, era un uomo giovane con la barba e i capelli lunghi ho pensato che fosse Giovanni Battista perchè lo scorcio successivo mi diceva che ero una Maria un'essena che viveva accanto a Gesù, che curava con erbe e unguenti accanto a lui. Mi sono vista sotto la croce e ho sentito nei palmi delle mani il fuoco di due grossi chiodi di ferro, mi sono guardata e non avevo nulla se non due cerchi d'oro uno su un palmo e uno sull'altro, alzavo allora le mani e inviavo luce e guarigione alla folla.
Sono stata un Sultano e obbligavo le donne ad abortire (ho capito perchè quasi ogni giorno da un anno, incontro almeno una donna che ha abortito volutamente o meno e ho capito perchè ogni volta, anche se la persona non lo fa con me, provvedo a dare un nome e a benedire queste anime).
Mi sono vista poi in una tribù a danzare al centro di un cerchio di persone, ero uno sciamano. Durante la danza tribale puntavo un bastoncino che tenevo nella mano destra, sulla parte malata delle persone e questi stavano meglio o guarivano.
A questo punto ho sentito in lontananza la voce di Raffaele che diceva ci sarebbe stata una cosa bella per ciascuno di noi e per me è stata davvero bellissima:
Sono entrata da una porta dorata in un tempio. C'era un lungo corridoio con le colonne ai lati tra una colonna e l'altra si vedevano figure di luce bianca ma tutto lì era bianco, tutto era luminoso e dorato. In fondo un trono o una grande poltrona rossa e dorata sfavillante ed era posta sopra tre gradini larghi di oro giallo.
Ero a pochi metri dal trono quando il buio o l'ombra è apparso dietro di me e oltre le colonne e come il nuvolone di un temporale, cercava di coprire e comprimere la luce. Ero presa dal panico e stavo soffocando, volevo pregare, chiamare il mio angelo, Gesù ma non mi ricordavo le preghiere, ho invocato la madre poi ho detto: "Signore non puoi abbandonarmi, io ho sempre tenuto stretta la tua mano, io sono te e tu sei me non permettere che io ti lasci, sei solo tu che io voglio".
Immediatamente, come per magia, il buio si è ritirato e la luce era ancora più lucente di prima.
In quel momento mi sono sentia sollevare ed ero distesa in aria, alta, senza nulla sotto di me. Si sono avvicinati degli esseri di luce, erano tutti intorno a me, non capivo... hanno aperto il mio ventre all'altezza del secondo chakra, hanno estratto i miei visceri, tolto un grumo di materia scura che è diventata luce nella luce, hanno risistemato i visceri ... hanno aperto la zona del plesso solare e tolto una fogliolina grigio scuro che è volta via. Poi mi hanno aperto il costato e preso in mano il cuore che era bello rosso ma aveva una specie di muffa bianca grigia di sofferenza. Come una rete è stata tolta, mi hanno fatto vedere il cuore che ora era più rosso che mai , lucente e dal quale uscivano raggi bianchi e dorati come nelle immagini del Sacro cuore di Gesù.
Poi mi hanno aperto la parte destra del capo, proprio sopra l'orecchio e mi hanno regolato qualcosa (oggi io avverto ancora un dolore all'ovaio destro come davvero avessi avuto un'intervento e al capo in quella zona circoscritta sento un formicolio come se la parte fosse stata anestetizzata).
mi sono avviata allora verso i gradini dorati. Alla mia sinistra , più esseri luminosi mi hanno dato un abito di maglia d'oro leggerissimo che ho indossato sopra la tunica bianca che già avevo, ero bellissima, non credo di aver mai visto una cretura così bella ed ero io. Ero tutta oro, dai capelli lunghi che sembrvano un fiume, agli abiti la felicità era da non poter descrivere, mi sono stesa prona sui gradini dorati.......... è stato allora che una luce ancora più bianca e luminosa che per me era Dio Padre mi ha messo un grande scudo di diverse sfumature e arabeschi d'oro nella mano sinistra dicendomi: " Da ora nulla ti toccherà, nessuno protrà avere il sopravvento su te sarai una forza per te e per gli altri. Chi porrai dietro il tuo scudo non potrà temere". Poi ha preso un altro scudo o un bacile che era diverso dal primo era molto grande e sopra erano poste tre spade la più chiara d'argento, più lucente di oro bianco o platino e più lucente ancora d'oro giallo. dentro di me la spada di luce che avevo già avuto in un'altra meditazione ha incominciato a pulsare e splendere ed io se posso dirlo e se si può dire, ero sempre più lucente e pulsante Mi sono chiesta cosa dovevo fare e la risposta è stata: "Sono i tuoi strumenti, di volta in volta saprai come usarli, come un gioco". Mi sono sentita allora sollevare sono stata posta su quel trono e nello stesso momento ho incominciato a vibrare, ronzare, il mio corpo reale, disteso sul pavimento era sconquassato da scariche elettriche era un fantoccio sbattuto in ogni direzione. Io fuori dal corpo invece diventavo una macchia di luce argento oro e blu elettrico, sempre più grande una sensazione meravigliosa inspiegabile ero tutto: ero la vita, l'amore ... non ho parole per esprimere...mi sono vista sopra la stanza ero impalpabile e leggera e vedevo sotto di me i miei compagni distesi sui materassini allora .... ho giocato con le mie spade. ho toccato ora con una ora con l'altra quei corpi in punti diversi con spade diverse. A qualcuno il cap
o con la spada argentata, a chi il cuore con la spada dorata e così via.... Era una danza, ho incominciato a danzare ho preso le mani di Maurizio e della Beppina era come se avessimo un piede sullo stesso perno, eravomo tre in un'unica figura, in un'unica danza e come per incanto abbiamo allungato le mani e la gamba libera e altri si sono appesi a noi e la danza e stata unica, un'esplosione, un gioco meraviglioso e tutte le anime dei bambini non nati che da un anno incontro quasi ogni giorno e benedico erano tante luci che danzavano con noi.
Un amore infinito era come un fiume che tracimava dal mio cuore da tutto il mio essere e li ha avvolti tutti... e sono tornata malvolentieri dentro il mio corpo ma ero leggera come una piuma, come una libellula e trasudavo luce e calore, i palmi delle mani bruciavano e io necessariamente dovevo orientarle verso i miei compagni ancora distesi per terra.
La smemorizzazione della memoria cellulare e dei nove mesi di gestazione si perde nel ricordo di tutto il resto.
Lo so che ciò che mi è accaduto è cosa grande grande ( tutto il resto che ho vissuto pur essendo stato rilevante non è stato di questa portata) e che i doni avuti sono quanto di più un umano possa ambire e so pure che se io ho potuto arrivare oggi a vedere la luce è senz'altro anche grazie agli insegnamenti e alle persone che hanno costellato la mia vita, nonchè alle sofferenze e alle gioie provate e ringrazio il Padre che mi ha aperto gli occhi al sole.
Posso dire che tali visioni indotte raccontate
da Iole contengano molti contenuti archetipici
( e che quindi interessano la collettività),
ma anche dell'inconscio personale.
Per questo motivo, sarebbe interessante
penetrarne i significati nella loro totalità.
A presto
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