venerdì, marzo 30, 2012
Certi "destini"a volte sono davvero fortemente tragici. Ma è davvero il nostro quello che stiamo vivendo?
Facciamoci narrare dai nostri genitori e nonni le loro storie,
i loro amori,tragedie,vissuti familiari.
Invitiamoli a raccontarci le loro esperienze dure e impegnative,
tutti quegli eventi tristi,sfortunati,destinici,tragici,che hanno
interessato la loro vita,stirpe,antenati ed il sistema familiare.
Pretendiamone la conoscenza di certi avvenimenti ripetitivi,
segreti,taciuti,nascosi,proibiti che appartengono anche a tutti
noi discendenti.Chiediamo che ci rendano partecipi.
Spesso accade che dai loro racconti,si riesca a capire,
comprendere ma anche di rompere e spezzare, quella spirale
negativa incomprensibile che ci avvolge e stravolge la esistenza
quotidiana.
Permettiamo così all'energia ri-equilibratrice dell'Universo,all'amore,
alla giustizia, di troncare definitivamente col passato e di riappropriarci
nel bene e nel male della nostra vita comunque essa sia purchè nostra
e individuale. Facilitiamo l'armonia, sconfiggiamo le "ripetizioni
psicogenealogiche e costellative", assicuriamo ai nostri figli il proprio
futuro personale, evitiamo di assegnar loro nomi di familiari intimi
scomparsi tragicamente,perchè è nostro dovere di genitori di preservare
e assicurare loro un futuro migliore o meglio il "loro futuro",affinchè
possano apportare il contributo personale per quelli che verranno.
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