venerdì, agosto 10, 2007

To that it serves the astrology?-A che serve l'astrologia?
























A che serve l'astrologia?

Una grande maggioranza di persone,
suppone che lo scopo sia quello di
predire, secondo il tempo e il luogo
della loro nascita, cosa accadrà
loro in futuro.
Ciò suona abbastanza semplice...ma
è veramente così?
Esiste una relazione casuale fra gli
eventi celesti e quelli terrestri?

Di solito si parla di " influenze"
dei pianeti sulle storie dell'uomo,
sul carattere, sul benessere delle
persone e addirittura delle nazioni.

Ma come può dirsi, come può affermarsi
che ad una certa sezione della carta
del cielo di una persona, possano predirsi
" ricchezze o povertà", oppure
malattie o lavoro o ancora morte o
eredità?

Perchè al passaggio di Urano specialmente
sul grado ove è configurata la Luna(nell' uomo),
questi dovrebbe aspettarsi senza ombra di
dubbio alcuno,uno sconvolgimento, rapido e
improvvviso della propria vita emotiva oppure
ad un cambiamento significativo del suo rapporto
con la madre ed una improvvisa malattia
sia della madre come pure della partner
o moglie e di un familiare?

Personalmente, potrei tentare di trovare
il perchè di questa selettività, e cercare
di capire quale genere di meccanismo o di
processo potrebbe spiegarmi il motivo di
questa azione diretta di un pianeta( Urano)
su un particolare avvenimento invece che di
un altro.

Queste correlazioni vi assicuro che sono
state provate e controllate statisticamente
da tempi immemorabili, ed è come se si fosse
" modellato" un simbolo archetipico, che si
ripete, si attualizza, si materializza nel
momento in cui esso( il pianeta simbolo)
si ripresenta nella vita di individuo che
presenti nella sua carta natale( e poi
dinamizzata)il medesimo angolo o aspetto,
registrato nel tempo.

Jung a suo tempo occupandosi per tanti anni
di astrologia( ve ne parlai quando scrissi,
ricordando le sue parole alla figlia poco
prima di morire):Gret,figlia mia, non capisco
come questa " cosa maledetta" funzioni ora
e ancor più "anche dopo la morte",
sembrerebbe che conservi intatto il suo
potenziale esplosivo.
Postulò quindi grazie alla astrologia il suo
principio di sincronicità, vale a dire,ciò
che accade in qualunque momento del tempo
porta ovunque la qualità caratteristica di
questo momento(ricordatevi del Tao e dell'
I Ching).

Ma allora, lo ripeto..qual'è lo scopo della
astrologia?

Dicevamo che per alcuni astrologi è senza
dubbio quello di poter affermare che gli
eventi futuri possono essere predetti, e
dimostrare che sono in possesso dei requisiti
tecnici nonchè della capacità di formulare
previsioni corrette, previsioni, che sebbene
formulate in modo abbastanza ampio, colpiscono
l'area in cui gli eventi sono avvenuti.

Quello che forse ci si dimentica e lo si pone
in secondo piano secondo il sottoscritto, è il
non prendere in considerazione in maniera seria,
come queste previsioni, possano influire sulla
personalità totale, sulla vita emotiva e sulle
azioni di un individuo.
Ecco perchè propendo personalmente e confluisco
verso la corrente di pensiero del Rudhyar, il
quale pensava all'astrologia, prima come tecnica
per lo sviluppo del pensiero olistico...e poi
come strumento per aiutare una persona ad affron-
tare in modo nuovo tutte le situazioni della vita,
e prima di tutto di se stesso come individuo.

In questo modo l'astrologia viene vista come una
disciplina del pensiero, un modo di sviluppare
una nuova qualità della coscienza, come un metodo
di autorealizzazione.

Con affetto
Davide

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sara, la mia gioia è davvero grande.
Davvero qualche volta Dio ci ascolta. Che la piccola Ingrid possa ristabilirsi pienamente e tornare alla sua famiglia!
A.