sabato, novembre 29, 2008

Il silenzio della solitudine assordante....


Amo molto le introduzioni prima di iniziare qualsiasi
discorso di fronte ad un pubblico, fra amici oppure
in occasione delle mini conferenze che virtualmente
offro assieme al Team in Skype.Esse danno un
senso di familiare di appartenenza che molto
rallegrano l'animo.Queste parole per ringraziare
sempre le persone che il venerdì sera decidono di
trascorrerlo assieme ad altri che amano dialogare e
mettersi in discussione amichevolmente e impegnare
alcune ore del loro tempo a relazionarsi ma anche
ad ascoltare mentre il tempo trascorre senza
accorgersene....questo è uno dei tanti modi del
quale amo servirmi di questo strumento del web.
A voi tutti...Grazie.
D.C.

Mi è capitato fra le mani un libercolo di un grande
pensatore indiano che conosco almeno per il suo
pensiero da vent' anni circa e che risponde al nome
di Krishnamurti.Egli in questo saggio dissertava alla
sua maniera su una parola molte volte usata da noi
occidentali solo per indicarne il senso negativo e
quindi ne ho pensato di farne un post.
Quando riusciremo a guardarla dritta negli occhi,
ci accorgeremo che la solitudine è l'angolo tutto per noi
che abbiamo sempre cercato, il luogo dove rifugiarci
per trovare la nostra isola di pace: il porto sicuro per
una relazione più convinta e rispettosa con noi stessi,
capace di rivelarci che il mondo, quando lo vorremo
incontrare, è lì ad aspettarci e ad accoglierci".
Solitudine è una parola che porta in sè un'idea di vuoto,
di dolore, di abbandono e degli altri sentimenti negativi
in cui ci siamo imbattuti, e che magari ci è capitato di
sperimentare. Tutto quello detto prima è stato etichettato
da questa sola parola:solitudine. E' la denominazione di
una sensazione che le dà una continua forza
( il senso è simile all'episodio vissuto dalla lettrice
siciliana che vive a londra, alla quale tempo fa le dedicai
un articolo),perchè nel momento stesso in cui diamo un
nome a ciò che chiamiamo paura,noi la rafforziamo.
Ma se riuscissimo ad osservarla e viverla questa
sensazione senza connotarla,cioè senza etichettarla,
allora ci accorgeremmo che essa avvizzirebbe.
Lo stare soli, rappresenta il luogo dove possono
crescere buoni frutti ed inoltre sarà in grado di riservarci
delle belle sorprese.Dobbiamo dare a questi frangenti,
a queste situazioni, il nome giusto affinchè ci permetta
di vivere con maggiore pienezza e consapevolezza.
Se sapremo usarla con sufficiente serenità e bene in noi
stessi, essa ci rispetterà e terrà buona compagnia.
Se sapremo individuarla e collocarla al punto giusto,
vedrete che ci indicherà non solo una prospettiva diversa
di un certo momento delle nostre giornate, ma ne riassumerà
i veri significati ed i suoi progetti per noi.
Vedremo quindi che i simboli dolorosi che tante volte
abbiamo evocato usando il termine "solitudine" verranno
sostituiti da altri ben più positivi, specie se useremo dire
" un tempo per me" oppure " buon ritiro, creatività, silenzio,
contemplazione un angolo tutto per me", o altro ancora che
ci sembri utile a segnalarci una nuova funzione per la
nostra vita. Concludendo vi dico che solo attraversando
questo territorio.. avremo l'opportunità di cogliere un
grande patrimonio tutto nostro,che stando da soli potremo
riscoprire appieno.
Con affetto Davide

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao davide è la prima volta che entro nel tuo blog e non
mi sorprende che succeda proprio ora.. nulla avviene per caso no? Temo la solitudine, mi fa molta paura ed io
sto molto pensando ultimamente all’incontro con un Maestro, se è solo questione di attendere
quando l’allieva sarà pronta, e come riconoscerlo quando arriva.. sentire che è proprio lui.
Vago pensiero che si sta facendo sempre più denso, insistente, speranzoso.stefy

Anonimo ha detto...

Buongiornodavide sono Grazia, e’ stato bello conoscerti mi dai serenita’….mesi fa ero molto triste, mi
sentivo sola, e pensavo alle cose più cupe, poi un giorno l’amore, lui.
Sai mi sono innamorata e la vita mi e’ cambiata…. vorrei avere
un po’di certezze, perche la storia non e’ ancora completamente chiara, e qualche strascico di malinconia lo avverto ancora….
un abbraccio sei un tesoro ad ascoltarmi.

Anonimo ha detto...

..La solitudine non è un vuoto da colmare...ma è un momento di raccoglimento con se stessi,per riflettere,superare qualche momento difficile,per poi agire con più consapevolezza...Niente viene per nuocerci...ogni cosa che ci arriva è sempre una benedizione...solo col tempo capiremo che tutto ci viene donato con Amore...Felice fine settimana Davide,con affetto profondo.Lella

davide di jungometro ha detto...

Ciao stefy...benvenuta anche a te in questo spazio che definisco "pieno di sincronicità latenti". Riguardo alla solitudine credo che il pensiero espresso dal Krishnamurti rispecchi per certi versi anche il mio...forse personalmente mi sarei anche chiesto il perchè ed il motivo di tale paura e quindi avrei investigato per scoprirne l'origine per poterla dopo consapevolizzarla indi superarla.In questi casi temo sempre le ripetizioni e cioè il non averle affrontate la prima volta ed una volta per tutte.Capitolo maestro: credo che ciascuno di noi sia maestro di se stesso.. Sarà paradossale ma al posto tuo ringrazierei questo momento di impasse perchè sicuramente esso sarà pieno di sincronicità rivelatrici. Insciallah sempre davide

davide di jungometro ha detto...

Ciao Grazia e grazie anche per la tua presenza. Sono contento per te che sia giunto l'amore ed invece di pensare...VIVILO..come un dono e senza aspettative. Insciallah sempre davide

davide di jungometro ha detto...

Ciao lella bella la tua parte finale:"Niente viene per nuocerci...ogni cosa che ci arriva è sempre una benedizione...solo col tempo capiremo che tutto ci viene donato con Amore" Ho esperimentato nel tempo quanto di vero esista in queste tue parole...in realtà pensiamo troppo, troppi perchè..la mente prende sempre il sopravvento e come sai " la mente..mente".In quel momento non riusciamo ad andare oltre..non riusciamo a staccarci dal nostro io....e quindi razionalizziamo il tutto lasciando poco spazio alla nostra parte creativa vera.Dico sempre in questi casi che l'apparenza di un evento è sempre fallace.. perchè ansconde in sè il segreto della reale motivazione. insciallah sempre davide

Sabry ha detto...

Ciao Davide,
come sai sto lavorando parecchio, talvolta fuori sede e quindi il tempo per dedicarmi ad attività più piacevoli è veramente poco, ma appena posso apro il tuo sito e ogni volta, in qualche modo, ne traggo conforto. Il mio modo di esser sola, nel tempo, è diventato un'occasione per vivermi dentro, un modo per riflettere; poter guardare il cielo e il mare come se mi guardassi l'anima. Passeggiare per le strade e cercare di scorgere negli altri come una emanazione, un'aura che indicasse la loro vera essenza...
In fondo, anch'io aspetto ciò che tutti aspettano... Ritengo che ogni "buon ritiro" debba essere vissuto senza fretta, accettando tutto come un'insegnamento e con filosofia, in un'ottica ampia che comprenda una visione d'insieme dell'intero trascorso di vita e della comprensione che qualsiasi cosa possa accaderci, in futuro, condurrà a un'evoluzione. E' ciò che provo a fare...

Grazie.
Sabry

davide di jungometro ha detto...

Ciao sabry piacere per la tua visita.In effetti mi stavo chiedendo quanto il tuo lavoro ti stesse tenendo molto occupata.Comunque sono fiducioso che spero presto nei prossimi venerdì avremo anche la tua presenza nella nostra chiacchierata in skype.
Quindi leggendoti possiamo dire che tutto sommato il superlavoro funge da
ottimo "momento acasuale" di riflessione e di ricerca delle piccole cose della vita come tu hai chiaramente descritto.
Sai che devo dirti sabry che in effetti dalle tue parole percepisco
nettamente questo "stato di grazia"
a quanto pare inattesa ma accolta con gioia e ne sono felice per te.
Insciallah sempre...
Davide
P.S.
Se dovessi tu essere disponibile per il prossimo venerdì sera per la miniconferenza mandami un sms al cellulare così ti inserisco con piacere.

Anonimo ha detto...

Non credo proprio al destino, il destino siamo noi, le nostre azioni, le nostre scelte e siamo autori di noi stessi.
Rino

Anonimo ha detto...

la solitudine e' la "meraviglia" di ciascuno di noi se solo la consideriamo preziosa e vitale.
carinamente,marilen