venerdì, febbraio 27, 2009

Il problema "nelle soluzioni adottate".















Meglio il lineare o il circolare?
Avete mai prestato attenzione a come spesso
abbiamo la tendenza a crearci difficoltà
ingarbugliando anche quelle cose e situazioni
che inizialmente erano chiaramente semplici e
banali?
In effetti sembrerebbe che la natura umana si
diverta complicandosi le cose quasi in maniera
oserei dire perversa.
A quanti di noi non è mai capitato di attraversare
un periodo di stanchezza, tristezza e pessimismo?
In quei frangenti è molto probabile che l'ambiente
circostante, e quindi chi vive attorno al "sofferente"
reagisca in buona fede con perle di saggezza,
"regalando" consigli tipo:Ma dai...su.. non mi
sembri più tu, reagisci.(Come se le emozioni
potessimo gestirle razionalmente...).
Non vedi quanto è bella la vita?
Dai..esci... non stare ficcato in casa.Invece di stare
rinchiuso dentro giorno dopo giorno a rimuginare
e sviscerare sui tuoi problemi...vai in giro a distrarti.
Raccomandazioni e incoraggiamenti del genere
invece di migliorare la sensazione di tristezza e di
incapacità ad affrontare la vita, la peggioriamo
sempre di più. Per quale motivo?
Semplice, perchè così facendo evidenziamo la
differenza tra il suo stato e quello di tutti gli altri
ed inoltre rivolgiamo l'attenzione sulla sua
incapacità a risollevarsi dal momento di impasse
e crisi.Risulta chiaro che in questi casi le soluzioni
tentate pian piano diventino il "vero" problema;
anche se logicamente esse sono frutto di scelte
ponderate, logiche e razionali e che fanno parte
del buonsenso.
In sintesi:
Il problema diventa tale esattamente nel momento
in cui il soggetto mette in atto i vari tentativi di
risolverlo in maniera lineare e razionale.
Quello che era un momento, un episodio di
stanchezza, preoccupazione, tristezza e di una
piccola ansia ben presto lo vediamo trasformarsi
in un gigante da sconfiggere.
Ma voi in passato come avete vissuto e reagito a
situazioni analoghe?
Vi siete mai accorti razionalmente di aver superato
inconsciamente (quindi senza aver avuta la
consapevolezza) una situazione, un ostacolo ed
un problema a livello psicologico?
Om shanti
D.C.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Davide , ti lascio il mio parere , la mia opinione con un commento audioBuona giornata . Rita

Anonimo ha detto...

Curioso, ma reale… la vita è un ciclo e… senza rendercene conto… passiamo da abissi a cime e viceversa, continuamente! Felice sera. zen

davide di jungometro ha detto...

Per te Zen...
Ciascuno di noi ha un modo molto personale di comunicare con gli altri ed è quello che mi piace riscontrare continuamente in questo sito.Mi convinco sempre di più che curiosi siano anche i tuoi modi di confrontarti e di non esporti più di tanto... E' proprio vero che la vita è un ciclo dinamico di trasformazioni interiori che ci fanno però capire chenon siamo "soli"e che contribuiamo alla formazione di un mondo quanto più possibile pieno di armonie.Krishanamurti durante alcuni dei suoi numerosi discorsi fatti attorno al
fuoco del campo di Benares, Ojai e Ommen nel 1928, disse che: "Sino a quando l'uomo rimarrà in uno stato di incertezza e di caos significherà allora che non ha conosciuto ancora la natura del suo scopo.Se prima non risolverà il proprio problema quello del mondo non sarà possibile risolverlo".
Quello delle metafore e paradossi è il campo che amo particolarmente!!!
Om shanti
isciallah..sempre
davide

Anonimo ha detto...

Ciao Davide, condivido ciò che hai scritto dato che qualora si è in una situazione critica sentirsi dire di reagire fa' notare il dislivello fra il nostro mondo e le nostre emozioni e sensazioni e quello dell'altro .. lo accentua ed a livello razionale per quanto il buon senso ci venga in aiuto il problema ha radici ben più profonde ed io di norma ascolto l'interlocutore e se sono in crisi , ve ne sono state ...reagisco affrontandole in me, dentro me..l'esterno poco mi aiuta e solo guardandolo e facendolo bruciare il dolore.. posso piano, piano...ricostruire dalle ceneri..Il caos ha sempre una motivazione d'essere e sempre mi ha trasformata conducendomi ad altri gradini. La mente e l'inconscio, l'equilibrio fra cielo e terra...a volte sì..ho superato inconsciamente degli ostacoli grazie ad un credo molto forte...buona giornata e serena domenica...Kether ^__^

davide di jungometro ha detto...

Buona giornata Rita…. rispondo al tuo interessante commento audio con un altrettanto file audio..

davide di jungometro ha detto...

Ciao Kether, da molto tempo ho preso l'abitudine di rispondere attraverso dei file audio....

davide di jungometro ha detto...

Ciao Pippo, grazie per l'audio "misterioso":-)) segui le tracce di Monica.
Om shanti
Davide

davide di jungometro ha detto...

Caro Pippo...grazie per la "paternità" che mi attribuisci ma ti assicuro che il mio compito è ben altro.Sono sono un comunicatore... o meglio un mercuriano-saturnino e ciòè un messaggero venuto da lontano( e non solo geograficamente:-)).Il mio compito credimi è solo quello di rendere chiari alcni concetti e messaggi.Ci riuscirò?Lasciamo ai posteri....la risposta.
La potenza della parola...( aristotele...platone....leibniz...etc..)Quanti si occupano di quello che tu giustamente affermi.Davvero tanti.La parola così come può "resuscitare" può anche seppellire.
Om shanti.... compagno di viaggio in questa parte della nostra vita
Davide

Anonimo ha detto...

Ciao Davide,
alla domanda "Vi siete mai accorti razionalmente di aver superato inconsciamente una situazione, un ostacolo ed
un problema a livello psicologico" rispondo si.
Quando sono andata via di casa,10 anni fa, non potevo neanche pensare di poter dire parole d'amore a mia madre ed alla mia famiglia. Sentivo rabbia e voglia di fuggire lontana da loro. Ho passato buona parte del mio tempo a cercar di risolvere altri problemi ed ho messo da parte quella che era una delle mie piu grandi difficolta ed anche desiderio perche credevo fosse impossibile. Poi un giorno, u paio d'anni dopo senza neanche rifletterci sono rimasta stupita di come sono stata capace d'aprirmi e comunicare con amore.Ho pianto anche molto per questo successo. dico ben successo perche prima vivevo questa incapacita con tanto senso di colpa sentendomi anche mostruosa.
Oggi quando mi rendo conto avere delle difficolta o blocchi psicologici cerco di distogliere l'attenzione dal problema...perche tanto so che prima o poi molto naturalmente e serenamente si risolvera!
stefania

Anonimo ha detto...

come vorrei riuscire a risolvere inconsciamente la mia attuale situazione, senza l'uso deella razionalità, senza accanirmi. Ma non è facile... mi piacerebbe tanto capire come si fa... lasciare andare... ma la mia mente ritorna sempre lì, e mi sembra di essere un animale in gabbia che cerca una via d'uscita. e cercandola non fa altro che andare a sbattere contro le sbarre che la circondano... perdona questa mia negatività, oggi si è spezzato un mio sogno e ho perso l'ottimismo che mi restava.
volpe nera

Anonimo ha detto...

come avete vissuto e reagito a situazioni analoghe? spesso in queste situazioni si evita la mondanità e non si ha voglia di vedere altre persone, ci si sente anche pesanti, nn avendo niente di divertente o di positivo da raccontare, ma secondo me più che solitudine è un bisogno di raccoglimento. Nei momenti bui ho trovato molto sollievo nella natura, mi conferisce un senso di sicurezza e protezione. un senso di appartenenza. un grande abbraccio
mery

Anonimo ha detto...

Ciao davide, eccoti il mio
commento audio
aquila2

Anonimo ha detto...

si.certo alcune volte supeerarano incosciamente..altre volte ci sii affida al nostro buon senso...aspettando attivamente..ciaoo vio

Anonimo ha detto...

Grazie Davide, ho ascoltato l'audio ed è stata una piacevolissima emozione ascoltare la tua voce che mi è stata familiare seppur non ti conosca.Mi adopererò per acquistare un microfono per poter risponderti direttamente con la mia voce. Buona serata...^__^ sempre con un sorriso...Kether

Anonimo ha detto...

Ciao Davide,per l'audio ho seguito la procedura corretta, o almeno così ho creduto, anche se attivandolo ho sentito un disturbo anomalo, che forse lo avrebbe cancellato. Boh ! Sai, a volte mi chiedo se questi strani meccanismi casuali/causali non possano diventare dei comodi alibi verso l'immobilismo.Si può finire col credere che siamo fatti così,che subiamo i nostri archetipi,che se è successo è perchè doveva succedere, ecc.Ed il senso di incapacità a capire,di distrazione, ci fa credere di essere dipendenti dal destino, che tutto sia già scritto, ed allora, a che scopo provarci ? Io non penso sia così, ma questi alibi sono molto attraenti.
pippo

davide di jungometro ha detto...

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Anonimo ha detto...

Temevo che tu lo dicessi. In effetti da più parti mi arriva questo segnale, “…stai fermo, almeno negli atti che potrebbero portarti da qualche parte…”. Guarda, caro Davide, che vivere questa situazione è per me paradossale, vista la mia innata smania per il movimento. Va bene, prendo seriamente in considerazione anche questa possibilità, che mi lusinga per il modo intrigante di porsi, soddisfacendomi ugualmente, nonostante rappresenti l’immobilismo, condizione a me fastidiosa.
pippo