venerdì, ottobre 26, 2007
Heraclitus, divination, soul and immortality.-Eraclito, divinazione, anima e immortalità.
" Non siamo esseri umani che stanno vivendo
una esperienza spirituale ma esseri spirituali
che vivono una esperienza umana".
Teilhard de Chardin
Rammentate i miei post sui casi di O.B.E.?
Prima di morire, la nostra anima, la parte di noi
che è conscia quando lascia il corpo, si
sofferma per un momento...., fluttuando.
In questo stato può distinguere colori, udire
voci, identificare oggetti e "rivedere" la vita che
ha appena lasciato.
Questo fenomeno è chiamato , esperienza fuori
del corpo, ed è stato ormai documentato migliaia
di volte, nei casi famosi, da Robert Monroe,
Raymond Moody e da Elisabeth Kubler Ross.
Ognuno di noi lo sperimenta nell'istante della
morte, ma in pochi hanno fatto ritorno alla vita
presente per poterlo raccontare.
Tante e legittime sono le domande che ci poniamo:
Da dove provengono le anime considerato che
oggi ci sono molte più persone di quante ce ne
fossero quando ebbe origine il mondo?
Molte risposte concordano fra loro in maniera
massiccia:
Questo non è l'unico luogo in cui si trovano e
vivono delle anime!
Esistono molte dimensioni, livelli differenti di
consapevolezza che ospitano anime.
Perchè dovremmo pensare che la nostra dimensione
sia l'unica esistente?L'energia che permea la totalità
conosce forse limiti?
Eraclito da presocratico, introdusse degli
interessanti assunti circa il futuro, il tempo e la
necessità, che personalmente ritengo utili al
momento ricordare...
" Il tempo e la ragione hanno una matrice comune:
la necessità. Essa non può dominare in maniera
incontrastata, perchè se fosse possibile il suo
trionfo allora spegnerebbe di colpo la vita stessa".
Il futuro è prevedibile non perchè esiste un nesso
continuo di fatti fra il presente e l'avvenire e perchè
in qualche modo misterioso qualcuno sia in grado
di vedere in anticipo tale nesso di necessità: è
prevedibile perchè è il riflesso, l'espressione, la
manifestazione di una realtà divina, che da sempre,
o meglio al di fuori di ogni tempo, ha in sè il seme di
quell'evento per noi futuro.
Perciò quell'avvenimento futuro può non essere
prodotto da una concatenazione necessaria ed
essere ugualmente prevedibile, in pratica può
essere il risultato di caso e necessità mescolati e
intrecciati.
In realtà la divinazione del futuro non implica
un dominio esclusivo della necessità.
Se qualcuno " vede" prima quello che accadrà fra
un minuto o fra mille anni, ciò
non ha nulla a che fare con la concatenazione
di fatti o di oggetti che produrrà questo futuro.
Necessità indicherà a mio parere un certo modo di
pensare tale concatenazione, ma prevedibilità non
significherà dunque, necessità.
Insciallah
Davide
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